Mer. Dic 18th, 2024

Per la nona edizione nazionale i promotori della biodomenica, Aiab (associazione Italiana per l’agricoltura biologica), Coldiretti e Legambiente in Campania, scelgono nuovamente Sicignano degli Alburni come riferimento provinciale. Sicignano viene annoverata per la terza volta come piazza emergente. Domani alle ore 10,30 presso la sala Bottiglieri della Provincia di Salerno i produttori del biologico degli Alburni, insieme al sindaco di Sicignano Alfonso Amato, l’assessore all’agricoltura della Comunità Montana Alburni Giuseppe Caputo, l’assessore provinciale Carmine Cennamo, incontrano la stampa per promuovere l’evento.

La giornata di promozione, nonché di valorizzazione delle produzioni agricole naturali, si svolge in almeno 100 piazze d’Italia, e sarà una vetrina a cielo aperto, un “cantiere di conoscenza” dove si potrà fruire delle peculiarità della campagna salernitana, sperimentare i sapori tradizionali con degustazioni guidate e acquistare i prodotti per la bellezza del corpo e la gratificazione della mente. La manifestazione si articolerà in due giorni (sabato 25 e domenica 26) celebrata come il “week-end del biologico” con l’organizzazione di dibattiti, l’apertura di stands, laboratori del gusto, l’assaggio di prodotti ”biologici” con l’accompagnamento di musica folcloristica.

Il Comune di Sicignano ha iscritto i propri castagneti al sistema di certificazione di agricoltura biologica delle aree demaniali, nonché aderito al circuito delle città del bio di tutta Italia e quindi ha la possibilità di far apprezzare e conoscere le sue potenzialità. Quest’anno il comune ha ottenuto dalla regione il riconoscimento di poter organizzare i mercatini biologici in ambito extra provinciale e questo sarà già il secondo evento, momento importante più che mai per promuovere la filiera corta in perdurante periodo di crisi dei modelli di commercializzazione per i produttori.

Sicignano degli Alburni si erge nel cuore nel Cilento, a valle di un massiccio montuoso che espone a Nord-Ovest una faccia austera di bianche guglie aguzze,rivolgendo a mezzogiorno un crinale ammorbidito nelle forme.”Licibus virentem Alburnum, lo definì il sommo Virgilio, a sottolineare il candore delle rocce calcaree ed il fitto manto di lecci che si offrivano alla vista meravigliata del
viaggiatore proveniente dia litorali di Paestum e dalle fertile Valle del Sele.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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