Gio. Dic 19th, 2024

Nasce come primo insediamento intorno l’anno 1408. Non si hanno precisi riferimenti al suo progettista, probabilmente il primo corpo costruito è quello sottostante agli attuali appartamenti patronali. Fin dai primi tempi le caratteristiche della struttura fanno pensare ad una casa multi familiare in cui più famiglie legate da vincoli di parentela vivessero utilizzando le risorse auto prodotte (agricole e d’allevamento) proteggendosi dalle aggressioni,assai frequenti in quel periodo,di orde di predoni.
E’ alla fine del 1600 che la casa assume l’aspetto che conserva anche oggi.

La matrice della scuola toscano-senese è evidente sia nello stile dei porticati sia, dello scalone principale, sia nell’accurato studio delle finestre, ove ogni vista, è stata calcolata con magistrale sapienza , facendo divenire ogni veduta un vero e proprio dipinto, d’ineguagliabile bellezza. Particolari abbellimenti alla casa sono apportati a metà del novecento da monsignor Antonio Galliani, prelato di grande cultura umanistica, nonché fondatore dell’attuale museo san Pietro, che si dedicò alla ricerca ed alla raccolta d’antichi reperti.

L’opera di restauro viene poi completata dall’ ing. Vincenzo Galliani a cui si deve l’attuale bellezza e stato di conservazione. Ricco di monumenti, Teggiano conserva il tracciato viario romano ed è certamente tra i principali centri storici campani, una piccola città museo, con sparso un pò dovunque materiale di grande valore artistico e culturale. Distrutta nel 410 risorse in seguito come Dianum, poi Diano, da cui il nome del Vallo. Fu data in feudo ai Sanseverino che ne potenziarono il ruolo di roccaforte a guardia, insieme a Sala Consilina in posizione opposta, della valle del Tanàgro e della strada per la Calabria.

Piatti Tipici
La peculiarità di Teggiano è una gastronomia che può essere definita mediterranea per la presenza di paste fatte in casa ” fusiddi, cavatieddi, ravaiuoli, parmatieddi e urecchi ri prieuti”, condite con sugo insaporito dal gusto delle “vrasciole” teggianesi o dalle “salsicce curate”. Tra i secondi piatti c’è il capretto e il cinghiale al forno. Il pranzo è preceduto dall’antipasto fatto dai prodotti tipici del luogo: mozzarelle, caciocavalli, soppressala, salsiccia, pancetta arrotolata con finocchietto, pepe e polvere di peperone, melanzane, funghetti e peperoni sott’olio, peperoni arrostiti, frittata di patate. Particolarissimo è il peperone secco, fritto intero nell’olio bollente, che diventa saporitissimo e croccante e prende il nome di “sciusciullonu”; il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino. Tra i dolci, quelli caratteristici sono: la torta del duca, i bicchinotti e i tunnuliddi (taralli) semplici o zuccherati e li pastareddi ri casa (paste secche all’uovo). La tipicità di questi prodotti sta anche nella loro lavorazione. Ad esempio li ravaiuoli teggianesi sono fatti con la “pettila”, che è una parte di pasta di circa 2 o 3 cm di perimetro tutto intorno al ripieno, che viene chiusa con la forchetta. I ravioli con la “pettila” sono di grandezza rilevante, circa 12 cm per 8 cm. Volendo, possono essere anche a “crona”, perché raffiguravano in piccolo la corona indossata dalla Principessa Costanza in occasione della sua visita a Teggiano. La soppressata è un salame particolarmente magro, proveniente dalla parte migliore del maiale; tradizionalmente, per far sì che acquisti una qualità organolettica eccellente viene conservata nell’olio d’oliva anche per più anni, mentre la salsiccia a “caparieddi” viene conservata sotto “nzogna” (sugna). La sugna può essere mischiata all’olio nella preparazione del sugo.

L’ offerta di soggiorno si rivolgerà esclusivamente a gruppi e non più a singoli. Inoltre si stanno sviluppando contatti con operatori turistici europei per portare in zona gruppi di turisti stranieri, interessati ad un turismo di arte e cultura di cui il territorio del Vallo è pieno. Si stanno anche organizzando eventi culturali all’interno della struttura che porteranno a Teggiano il gota delle cultura Italiana.

Chi è interessato ad avere maggiori informazioni o ricevere offerte e preventivi può scrivere a giuseppe.galliano@email.it

Web: http://www.casagalliani.it

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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