Dopo la presentazione, avvenuta il 15 luglio scorso, il progetto “Vivi Taburno“, teso alla promozione ed alla valorizzazione delle risorse del Parco del Taburno Camposauro, si arricchisce di nuove esperienze. L’idea nasce dall’impegno di due strutture a diversa specializzazione – Agrotec e Gruppo Moccia – che, forti d’esperienza e professionalità in tema di formazione, marketing e pianificazione territoriale e comunicazione, hanno realizzato un piano di lavoro in cui l’unico vero protagonista è il cuore del Sannio. Una terra in cui tutti credono: l’Ente Parco del Taburno, animato da una forte volontà di crescita.
L’attenzione, infatti, è rivolta a salvaguardare i patrimoni più svariati: paesaggi naturali, culturali, rurali e umani del Parco che, con l’artigianato locale, sono stati l’occasione per istituire laboratori fotografici e di antichi mestieri che hanno coinvolto studenti e istituzioni scolastiche. E non solo, poiché anche i giornalisti e i tour operator hanno potuto scoprire le bellezze di questo lembo del Sannio. Due gli itinerari di viaggio. Una prima iniziativa è stata riservata alla stampa; una seconda, in programma in questi giorni, invece, riguarda gli operatori del settore turistico.
Per meglio conoscere tali bellezze naturalistiche è stato scelto un cammino sulle tracce dei briganti, per un felice connubio fra natura e storia.
Una terra rifugio, quindi, per i briganti ma anche per le specie animali più belle. Non a caso, anche con un po’ di fortuna è stato possibile scorgere lepri, cinghiali, uccelli piumati, fagiani e quaglie aggirarsi in una vegetazione straordinaria, fatta di faggi ultrasecolari, querce e castagni alle cui basi sono ospitati funghi e tartufi.
In tale ambito è stato dato spazio anche alla gastronomia gustando i prodotti di cui si cibavano i briganti, mangiandoli così sullo stesso suolo ed alla scoperta di ingredienti più svariati: pacche e fagioli al tartufo, carne secca, formaggio pecorino e caprino di Laiano, salsiccia, pane giallo di granturco e vino del territorio. E, a proposito di vino del territorio, una terra di antiche tradizioni vitivinicole impone d’obbligo di sperimentare un itinerario alla scoperta dell’aroma di nettari generosi, frutto del lavoro di contadini sapienti e appassionati. Val la pena ricordare che proprio da qui, da questa terra, provengono moltissimi tra i più pregiati vini campani.
Resta da ricordare l’ampia partecipazione delle Istituzioni a questa iniziativa, a partire dal Presidente del Parco Taburno Clemente Di Cerbo e dai rappresentanti istituzionali dei singoli Comuni. Manca, a questo punto, solo la proiezione del filmato sugli “Antichi mestieri“, in programma per venerdì 19 settembre, nella piazza principale di Foglianise. L’evento è molto atteso poiché gli interpreti del cortometraggio sono tutti residenti nell’area del Taburno.