La vittoria del democratico Joe Biden nelle elezioni americane potrebbe regalare una presidenza Usa meno nemica del Made in Italy agroalimentare di quanto lo sia stato il quadriennio di Trump, protagonista di enormi dazi che hanno compresso le vendite di eccellenze italiane dop e igp; se la Mozzarella di bufala campana dop se la cavò scansandosi dall’elenco dei “proscritti”, per il resto è stata una debacle in questi 2 anni nel mercato oltreoceano, proprio quando la crisi Covid ha cominciato a mordere oltremodo le aziende, colpite dopo l’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 con tariffe aggiuntive del 25% che hanno cancellato per un valore di mezzo miliardo di euro specialita’ italiane come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello. Ci si attende maggiore distensione con l’Europa, pur nelle rivalità commerciali e quindi una abolizione dei dazi, molto negativi anche in epoca covid. Tra gli imprenditori campani che esportano “spirits” in Usa, abbiamo sentito Andrea Petrone di Antica Distilleria Petrone di Mondragone che si avvale di vari distributori nella zona di Boston: ” I dazi sono intervenuti praticamente al ridosso del Covid quindi ciò che si è perso è dovuto alla pandemia, l’effetto negativo dei dazi non abbiamo fatto in tempo nemmeno ad avvertirlo. Toglierli sarebbe comunque un bene per poter ricominciare a vendere, spero in ogni caso gli Usa facciano bene dal punto di vista commerciale, poichè temo presenza cinese”.