Ven. Nov 22nd, 2024

Foto Luca Doro Gourmet Macerata Campania

Cibo a domicilio, buona la prima, ma va tolto inaudito confine comunale per delivery

Pizze, ma anche panini a domicilio a go-go nel primo giorno di via libera serale per le attività della ristorazione che hanno scelto di lavorare, in seguito ai permessi della ordinanza della Regione Campania n 39 in vigore fino al 3 maggio, in attesa delle liberalizzazione dell’Asporto secondo il decreto nazionale dal 4 maggio; si sono verificate consegne ordinate e grande rispetto delle prescrizioni da parte di fattorini e clienti, tante attività, soprattutto pizzerie, siano esse gourmet o al taglio che hanno attrezzato un proprio servizio delivery, senza avvalersi delle agenzie nazionali in voga, ma assumendo fattorini in azienda, uno strumento molto positivo, sia per l’etica del lavoro, sia per la conoscenza approfondita del prodotto e dei clienti; Vi sono però nella ordinanza 39 diverse pecche, alcune gravi, oltre al fatto che è perfettamente inutile per i  Bar, pochissimi infatti quelli che hanno aperto mezza giornata; un operatore ci riferiva che dalle 7 alle 14 ha fatto i caffè che di solito fa dalle 7.00 alle 7.30, diciamo che per la categoria è un modo per rimettere in funzione le macchine e pensare ad adeguamento in caso di maglie più larghe nei prossimi giorni, ma solo questo.

Foto Ciro Savarese Anema e Pizza Arzano

Su ristorazione e pizzerie, se non ci sono stati problemi insormontabili per l’adeguamento agli obblighi di sicurezza e prevenzione, una grossa limitazione è data dal fatto che la Regione Campania  ha applicato   il regime giuridico dei cittadini previsto dai vari Dpcm,  ovvero  no alla  mobilita’ intercomunale,  anche  a chi per lavoro consegna cibo…… con la proibizione di poter evadere ordini provenienti da comuni anche confinanti; abbiamo interpellato qualche ufficio regionale e qualche sindaco in maniera informale, la risposta è che la Regione si è basata sulle Faq della Presidenza del Consiglio su questo settore di attività, noi le abbiamo poi lette tutte, non abbiamo francamente  trovato alcun accenno a proibizioni sulla vicenda in oggetto, ma di contro, sul  sito Fipe, abbiamo trovato addirittura  una interpellanza al  prefetto di Mantova, di qualche settimana fa, sulla interpretazione delle norme in questione sul punto se si potesse fare la consegna fuori…regione, ebbene l’interpretazione prefettizia è stata per l’assenso addirittura allo sconfinamento regionale. 

Foto Antica Pizzeria dè figliole Caserta

Con l’ordinanza  39 quel passaggio di obbligo al fattorino di stare nel  proprio comune è una grave distorsione della concorrenza,  vietando ad un’attività di San Giorgio di consegnare a Portici, o proibendo  di attraversare semplicemente la strada sull’ Appia tra Casapulla e Curti. Pone a rischio sanzione un’attività di Arzano nel fare 10 passi per consegnare al dirimpettaio di Casavatore, o a quelle di Angri di consegnare al finitimo cliente amministrativamente  a Scafati e via dicendo, inoltre si impedisce ai cittadini di  moltissimi piccoli borghi di aree interne di usufruire di questo servizio perché spesso in piccoli borghi  non sempre si trovano pizzerie e paninoteche ubicate invece   nei centri vicini. Rivolgiamo un appello al Presidente De Luca, ai dirigenti regionali, rivedete questa svista,   ci sono imprese che hanno speso molto per  adeguarsi e che non possono soddisfare richieste distanti cento metri, senza contare che da loro dipendono anche tanti piccoli produttori agricoli della provincia profonda loro fornitori, non esistono solo imprenditori e cittadini di grandi città.

Carlo Scatozza

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.