Durante questi giorni in cui dobbiamo restare a casa, molti iniziano a dare fondo alla cantina personale, magari rivolgendo un pensiero a quelle bottiglie che da tempo giacciono ben conservate, oggi ho trovato una chicca rara e ve la racconto: 3ggg Galluccio rosso Riserva doc 2012 di della Famiglia Pace di Tenuta San Biagio tra Galluccio e Mignano Montelungo in alto casertano, terra della dop Galluccio, al limite del confine tra Campania, Lazio e Molise.
Una bottiglia di qualche anno fa di cui non ricordo nemmeno la provenienza…non avendo mai avuto la fortuna di andare a trovarli, cosa che di certò farò appena questo periodo termina e potremo godere appieno della natura di quelle zone.
L’apro con qualche curiosità, ma anche con la possibilità di sorprese non positive, dato che si tratta di un vino biologico certificato, che è in bottiglia comunque da un bel po’ di anni… invece, aperta una mezzora prima della degustazione, il sughero non mostra alcun residuo tartarico e già all’esame visivo ci fornisce una buona impressione, mentre il v.a. è 13 °; nessuna particella in sospensione, merito anche mio di averla conservata bene allora, per un rosso granato intenso e una fluidità appena densa. Al naso si svela con la sua intensità balsamica e speziata, oltre alla maturità della frutta rossa. Un corpo strutturato come da manuale, per un’alcolicità calda e di fresca acidità, il vino diventa pastoso nella bocca stuzzicata anche da una buona sapidità. Il tutto equilibrato seppur di naturale buona tannicità che ha fatto appieno il suo lavoro in bottiglia e prima nel legno sicuramente usato. L’aroma è gradevolmente intenso ed elegante e si confermano al palato le sensazioni olfattive, aggiungendo una chiara nota di pepe bianco molto gradevole, insieme alla viola, un fin di bocca ben oltre i 10 secondi, molto persistente per uno stato evolutivo maturo, forse bevuto al momento giusto. L’etichetta avverte che possono esserci naturalmente residui al fondo…appena ci arrivo, saprò.
Carlo Scatozza