Sabato 24 novembre alle ore 17:30, presso l’Enoteca Provinciale della Camera di Commercio, Slow Food Caserta, Fisar Caserta e Le Piazze del sapere hanno organizzato la presentazione del volume Sorsi di salute. Il vino senza frasca, di Michele Scognamiglio. Vincenzo Battarra, dermatologo e giornalista, modererà gli interventi di Alessandro Manna, (Slow Food Caserta) Mariano Penza (Fisar Caserta) Pasquale Iorio. (Le Piazze del sapere) e dell’autore Michele Scognamiglio.
Al termine sarà possibile assaggiare vini e formaggi di: – Cantina Zannini, Caseificio Alta Mangiuria, Caseificio Luise, Vini Porto di Mola. Vino e salute sono stati, nel corso dei recenti anni di “consumo consapevole”, a volte elementi opposti, abbastanza spesso accomunati dal popolare “un bicchiere di vino fa comunque bene”, raramente trattati con equilibrio e obbiettività. Michele Scognamiglio è specialista in Scienze dell’Alimentazione, e decisamente interessato dalla Biochimica della Nutrizione e dal potere preventivo e curativo degli alimenti. Autore di diversi articoli scientifici aventi per oggetto argomenti relativi alla Nutrizione, lo scorso anno ha pubblicato il suo primo saggio di divulgazione sul cibo “…e ora Pasta! La ricerca della dieta perduta”. Sorsi di salute. Il vino senza frasca (anche questo edito da Cuzzolin Editore) è un appassionato viaggio all’interno del mondo del vino: chi scrive è un appassionato sommelier, ma soprattutto un medico che pone la correttezza nutrizionale al centro della sua ricerca. Un itinerario che alternando aneddoti spiritosi a statistiche inoppugnabili, fascinazioni mitologiche e simboliche a dati e tabelle, affronta falsi miti e verità approssimate, con doverosa equidistanza. Scrive Peppe Vessicchio nella sua gustosissima introduzione: «Lo scrittore, con l’abilità di un giallista, disvela una parte di quei misteri che attanagliano sia il praticante sommelier che il semplice ma appassionato bevitore che vaga smarrito nell’immaginifico mondo della creazione enoica. […] Durante la lettura mi è venuto da immaginare che la ssostanza tenacemente custodita nell’Arca della Santa Alleanza potesse addirittura essere il mitico resveratrolo».