Dall’industria conserviera al cocktail dedicato, dall’arte orafa e serica al movimento Pizza Unesco
L’arte è di casa in Campania ed è pronta ad essere una delle mete maggiori anche per il settore dell’arte contemporanea, grazie agli sforzi del Museo MADRE di Napoli e di monumenti che si aprono alle grandi tendenze dell’arte mondiale come la Reggia di Caserta. La scorsa settimana è stata inaugurata la grande mostra “ La Pittura dopo il Postmodernismo” ( Catalogo Colonnese Editore) un vero e proprio manifesto collettivo di gruppi di artisti di Usa-Belgio ed Italia, in esposizione fino al 16 giugno presso il Palazzo Reale di Caserta diretto da Mauro Felicori, un evento che ha visto partecipare oltre alla curatrice, la storica dell’arte statunitense Barbara Rose, anche una dozzina di giornalisti stranieri del settore arte e cultura che, oltre alla conferenza stampa, hanno preso parte ad un press tour predisposto dagli organizzatori della mostra, l’agenzia casertana duepiuduecinque, con il patrocinio della Regione Campania, del Museo Madre e della Camera di Commercio di Caserta, che hanno sostenuto proprio parte del press tour.
Notevole, nella fattibilità dell’evento è stato l’apporto anche del settore dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e dell’artigianato di qualità della Campania, infatti tra i mecenati che hanno sostenuto la mostra c’è l’Azienda D’Amico tra le principali aziende in Italia specializzata nella produzione di conserve alimentari, con sede a Pontecagnano Faiano (Sa). -” Poter sostenere una manifestazione così importante per l’arte è per noi un piacere e un onore” commenta Maria D’Amico, marketing manager di D’Amico. D’Amico è vicina al mondo dell’arte, non solo con il sostegno di iniziative speciali ma anche con la realizzazione di prodotti d’élite, più rivolti all’arte e al design. Ancora una volta questo progetto conferma la nostra vicinanza all’universo artistico, in tutte le sue forme”.
Vernissage e cena di Gala del 12 Aprile sono stati a cura di Corso Trieste Restaurant con Stefano Del Vecchio e Adriano Di Silvio, rispettivamente chef e sous chef del nuovo locale a due passi dalla Reggia, con un raffinato menù : Polpo alla Luciana e pappa al pomodoro, Gnocco Ripieno di provola con baccalà alla puttanesca, ombrina in variazione di zucchine alla scapece, ricotta e pera.
Tra i partner tecnici dell’evento espositivo figura anche la più grande cantina sociale della Campania, ovvero La Guardiense, oggetto del tour del giornalisti stranieri con visita e pranzo all’interno delle sale di degustazione con la guida espertissima dell’enologo Marco Giulioli. E’ stato un momento di conoscenza con la passione del vino dopo aver visitato il centro storico di Guardia Sanframondi. La Guardiense ha anche consentito di “brindare campano” nel Vestibolo reale con il prezioso spumante Quid e con la Falanghina del Sannio Dop Janare.
Tra i motori dell’evento l’associazione di categoria CNA, con il presidente nazionale del settore artigianato tradizionale Andrea Santolini e il presidente provinciale Salvatore Di Vilio. Grazie alla Cna i giornalisti stranieri ( provenienti da Usa,Belgio, Regno Unito e Spagna, per testate come La Libre Belgique, The Independent, El Mundo, Art in America) hanno potuto visitare una eccellenza dell’artigianato campano, il centro Oromare di Marcianise, dove lavorano centinaia di imprese leader mondiali della lavorazione del corallo, del cameo e della manifattura orafa artigianale, ma anche in questa tappa non è mancato il momento d’incontro con l’enogastronomia tradizionale, con il Casatiello di Casatiè di Andrea Petrone- Particolarmente graditi dagli ospiti, i gift voluti destinare dalla Cna. una bigiotteria di sughero con pendenti raffiguranti eleganti maccheroni e fusilli, con la pasta, insomma che si fa oggetto di eleganza e stile.
Sempre con la Cna ed il Comune di Caserta mirabile è stata la visita al Museo della Seta di San Leucio, con i vecchi telai messi in funzione e con gli artigiani di CNA che hanno regalato drappi in seta con lo stemma dei Borbone, mentre un’ elegante stampa di dipinti della Reggia è stata donata dal sindaco della città Carlo Marino. Non poteva restare fuori, in un press tour che voleva trasmettere il “genius Loci” della Campania, l’arte del pizzaiolo napoletano, riconosciuta bene Unesco, con le Pizzerie Nanninè a Caserta ( anche con degustazione della Birra locale “Bubala”) e Franco Gallifuoco a Napoli, che hanno trasmesso anche il senso profondo di questa arte e un vero e proprio dibattito per combattere la “banalizzazione” della pizza nel mondo.
Nei dintorni della Reggia anche la visita della delegazione al consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop, cui ha partecipato anche il consigliere diplomatico dell’ambasciata del Regno del Belgio in Italia, insieme al consolato americano partner della Mostra. La giornata finale del tour dei giornalisti è stata celebrata presso il Bar Serao, uno dei più vivaci all’ombra della Reggia, anche perchè Giacomo Serao, grande Bartender, ha voluto creare un omaggio ed un ricordo della permanenza a Caserta della curatrice della mostra Barbara Rose, un cocktail espressamente dedicato a lei, il “B.Rose” e che lei stessa ha apprezzato e narrato alle testate internazionali presenti, un omaggio i cui ingredienti, sapientemente miscelati sono: moscato siciliano, spumante, Peach tree e polpa di pesca.
La Campania è piena di imprenditori che sanno accogliere, sanno sostenere il territorio, che hanno voglia di raccontare e raccontarsi ospitando la grande arte. Enogastronomia e Artigianato ne costituiscono il nucleo forte.
Scoprire la mostra www.pap-reggia.it