A Castelvenere (Bn), il Comune più vitato della Campania, nell’ambito della XXXII Festa del Vino (28-30 agosto) organizzata dalla Pro Loco, una iniziativa senza precedenti al Sud. Per la prima volta, infatti, sarà possibile conoscere alcuni dei protagonisti della profonda rivoluzione vitivinicola in corso nelle campagne meridionali: tante storie da ascoltare e vini da bere, fuori da ogni omolgazione, spunti per il palato, curiosità della mente.
Dall’isola di Ponza al Vulture, passando per la viticoltura estrema del Cilento e della Costa d’Amalfi, e poi l’Irpinia, il Casertano con il Falerno e un pizzico di Puglia: i diversi volti dell’attaccamento alla terra di giovani, professionisti che hanno cambiato vita, autentici contadini. Non sono i vini più buoni, ma sicuramente unici. E unica è l’occasione per conoscerli tutti insieme: molti di loro difficilmente frequentano degustazioni pubbliche.
L’iniziativa, nata da una idea da Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it) e diretta tecnicamente da Mauro Erro (ilviandantebevitore.blogspot.com) ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento per chi crede nella biodiversità colturale e antropologica: dalle piccole vigne di Napoli, una delle metropoli più antiche del mondo, al silenzio senza allacciamento Enel di Punta Licosa nel Cilento. Sarà preceduta dalla degustazione “Un viaggio rosso: 2004-1998” con il Taurasi di Contrade di Taurasi una piccola vigna già famosa condotta da Mauro Erro, il fiduciario dell’Ais Napoli Tommaso Luongo e il giornalista Antonio Paolini con l’enologo Maurizio De Simone: Contrade di Taurasi. Un viaggio rosso dal 2004 al 1998.
Dalle 19 il banco di assaggio con le aziende presenti. Agricola San Giovanni (Castellabate, Cilento), Bianchini Rossetti (Casale di Carinola, Ager Falernum), Brunigi Galco (Cascano, Ager Falernum), Carlo Zannini (Falciano del Massico, Ager Falernum), Cantine dell’Angelo (Tufo, Irpinia), Cantina Giardino (Ariano Irpino), Capizzi (Piedimonte di Sessa Aurunca, Ager Falernum), Centrella (Torrini, Irpinia), Eleano (Rionero in Vulture, Lucania), Il Cancelliere (Montemarano, Irpinia), Le Vigne di Raito (Raito, Costa d’Amalfi), Michele La Luce (Ginestra, Lucania), Monte di Grazia (Tramonti, Costa d’Amalfi), Musto-Carmelitano (Maschito, Lucania), Paonessa (Sessa Aurunca, Ager Falernum), Raffaele Moccia (Agnano, Napoli), Regina Viarum (Falciano del Massico, Ager Falernum), Taffuri Pouchan (Ponza), Trabucco (Carinola, Ager Falernum), Varriale (Posillipo, Napoli), Volpara (Sessa Aurunca, Ager Falernum), Zullo (Orsara di Puglia).
Contestualmente alla manifestazione, nell’ambito della Festa del Vino, in mattinata si svolge il concorso dei vitigni autoctoni nel Sannio (Coda diVolpe, Barbera del Sannio e Piedirosso), a seguire il seminario sui diversi volti della Falanghina sannita secondo l’enologo Enzo Mercurio al ristorante Kresios. Nella piazza centrale del paese, oltre alle Piccole Vigne, dal venerdì alla domenica in esposizione i venti produttori di Castelvenere, altro esempio di biodiversità e varietà di impegno produttivo. L’ingresso è libero
Per la prenotazione alla degustazione di Contrade di Taurasi (max 30 posti) scrivere alla dottoressa Novella Talamo ntalamo@gmail.com
Info sul programma generale e delle tre giornate: www.prolococastelvenere.it