Non siamo abituati, a differenza di altri a fare classifiche che non ci piacciono, preferendo, con educazione, segnalare novità ed abilità dei ristoratori al consumatore che poi, da solo, potrà farsi un’idea vera sulla ristorazione e le pizzerie. Proseguendo proprio in questo spirito, di buon grado abbiamo accettato l’invito della collega Laura Gambacorta a visitare la nuova Pizzeria le 7 Voglie a San Marco Evangelista, alle porte di Caserta, dove Antonio Ferraiuolo, sammarchese, ha scelto di ubicare la sua nuova pizzeria. Ambiente semplice ma restituito appieno alla tradizione storica dello stabile: e’ riuscita la ricostruzione degli ambienti settecenteschi della ristorazione popolare, in un luogo identitario per la comunità di San Marco che nei secoli è stato anche ricovero per malati e chiesa poi sconsacrata, gli archi lo rendono un luogo elegante ma di giusta rusticità in cui passare una piacevole serata. Sono giorni di rodaggio e di battesimo quindi come testimonial c’era anche Francesco Martucci de ” I Masanielli ” a Caserta, amico e collega di Antonio da anni. In degustazione una “Regina Margherita”, con ottima lievitazione cotta in un bello ed imponente forno a legna, pienamente in tono con la caratterizzazione del locale, ci ha colpito la ricercatezza dell’Olio extravergine di oliva utilizzato, innanzitutto non “risparmiato” ma fatto godere e vedere, perché l’olio davvero buono aggiunge sapore e non toglie nulla pizza, utilizzati buoni “evo” di terra di Lavoro, su tutti Monte della Torre e Terre dell’Angelo, ottimi portatori di quei sentori ed aromi “importanti” dell’olio di qualità dell’alto casertano, un esempio, sull’utilizzazione dell’olio di qualità campano, che andrebbe seguito da ogni pizzaiolo. Anche sulla Marinara Antonio conferma di essere non solo un buon pizzaiolo ma anche attento all’utilizzo delle farine e nella formazione del “paniere” di prodotti utilizzati . Si chiude con un omaggio al territorio dedicato ad un altro amico di le 7 Voglie, come non definire, infatti, la pizza ” Le Campestre” un vero tributo a Manuel Lombardi ? Tra l’altro il Contadino 2.0 di Castel di Sasso si è affacciato alla serata proprio mentre il suo Conciato Romano veniva spolverato sulle pizze preparate con : fior di latte, mela annurca caramellata ( essenziale in questo tipo di preparazione) riduzione di Casavecchia, presente anche un rotolino di ottima pancetta, che forse, però, costituiva un piccolo azzardo dal punto di vista nutrizionale vista l’ora… Una ottima realtà quindi, le 7 voglie, aperta anche alla cucina tradizionale con buon rapporto qualità/prezzo, un’altro tassello di un mosaico che si va componendo bene, ovvero quello del nuovo protagonismo della ristorazione a Caserta e dintorni. Ci permettiamo un consiglio: bene birre artigianali belghe ma spazio anche alle realtà della birra artigianale del casertano, siamo sicuri che che possano essere anche migliori di alcune estere servite nella serata. Certi che quando ritorneremo tra poco ce ne saranno, ad abbinare meglio le ottime pizze di Antonio.