Al via la vendemmia 2016 nelle cantine di Claudio Quarta Vignaiolo. Le prime operazioni sono in programma per domani giovedì 18 e vedranno coinvolti i vigneti di Tenute Emèra, la cantina a Marina di Lizzano (TA), con la vendemmia dei grappoli bianchi di Incrocio Manzoni e Chardonnay. A seguire, il Fiano che, insieme con Incrocio Manzoni, darà origine al noto e apprezzato “Amure”.
Le prossime settimane toccherà ai rossi, ad ora completamente invaiati e molto equilibrati nel rapporto vegeto-produttivo, con la vendemmia non solo ad Eméra, regno dei grandi autoctoni, Primitivo in particolare e Negroamaro, e dove sono coltivati anche i vitigni internazionali, ma anche nella piccola cantina Moros di Guagnano (LE) con il suo vigneto di Negromaro e Malvasia, per la produzione del Salice Salentino Dop Riserva “Moros”.
Ultima in ordine di tempo, per ragioni di differenze climatiche, la vendemmia nella cantina irpina Sanpaolo, che inizierà con la raccolte precoce di uve di Aglianico del beneventano, che daranno origine allo spumante “Jacarando” e proseguirà quindi con le uve a bacca bianca di Falanghina, Greco di Tufo e Fiano di Avellino, per concludersi con la vendemmia dei rossi Aglianico e Taurasi.
Si respira un prudente ottimismo nelle cantine Claudio Quarta per l’annata in corso, d’obbligo tenere sempre incrociate le dita, ma certamente il vento secco di tramontana ha consentito non solo una maturazione lenta delle uve, ma ha anche impedito il formarsi di marciume, ponendo una buona ipoteca sulla qualità e longevità del vino. Ad un inizio primavera con temperature e piovosità nella media, si ricorda nello staff di Claudio Quarta, è seguito un mese di maggio incerto con temperature più fredde della media e con qualche pioggia. Poi un mese di giugno caratterizzato da temperature più basse e con un indice di piovosità più elevato rispetto alla media, mentre da luglio in poi le condizioni climatiche sono diventate ottimali per una sana maturazione delle uve, quindi clima asciutto e caldo. Tutto questo ha impedito forti attacchi di peronospora ed oidio e ha permesso di avere condizioni fitosanitarie delle vigne generalmente buone.
“Un giudizio sulla vendemmia si potrà dare solo a posteriori, dopo cioè che le uve saranno portate in cantina – commenta Claudio Quarta – ma, date le condizioni attuali siamo ottimisti, ci attendiamo un raccolto di buona/ottima qualità, con un quadro complessivamente buono in tutto il Salento, con qualche dubbio solo per i terreni che risentono di più dei problemi di siccità e dove non vi è disponibilità idrica. Da sempre la vendemmia è il momento clou per ogni cantina, da qui partono speranze e aspettative. È una fase di grande fatica e tensione, ma si soffre e si gioisce insieme, rinforzando quello spirto di team che fa parte della narrazione del vino”.
E il 3 settembre la vendemmia diventerà una vera e propria festa, e sarà aperta anche a turisti e winelovers, con “Lu Capucanali” a Tenute Eméra. Tutte le info sul sito claudioquarta.it.