Marco Acquaroli e Marco Leandri e Fabio Tacchella, rispettivamente chef in gara, commis e coach, ce l’hanno messa tutta – e noi dell’organizzazione anche – ma purtroppo il risultato non è stato pari alle aspettative. Si sono allenati in una cucina professionale Zanussi attrezzata ad hoc, identica a quella regolamentare che hanno trovato in gara, vicino ad Alba, quella dell’agenzia Piero Mollo. Hanno avuto a disposizione fior fior di aziende con le quali c’è stata una partnership calda e partecipativa come le pentole Agnelli, sotto la guida attenta di un team formidabile: Giancarlo Perbellini, Presidente del Bocuse d’Or Italia, Fabio Tacchella che è stato il Coach Ufficiale, Luciano Tona come coordinatore, Enrico Crippa e Paolo Lopriore supervisor strategist delle ricette. Sull’altro fronte, quello creativo, Paolo Barichella, food designer di fama nazionale, ha ideato il vassoio, mentre Luca Govoni docente di Storia e cultura della cucina italiana ad ALMA, ha dato il suo contributo per la ricerca iconografica e storica della cuicna. Nel corso di oltre tre mesi hanno provano il piatto di pesce e il piatto di carne (storione di Calvisius e cervo fornito da Metro Cash&Carry), questi erano i due temi obbligatori di gara imposti dall’organizzazione Bocuse, che hanno arricchito con numerose guarnizioni di alto contenuto tecnico e il secondo, il piatto a base di cervo, è stato assemblato in modo scenografico su uno spettacolare vassoio che intendeva rappresentare al meglio la nostra cultura gastronomica e il nostro stile nazionale. La realizzazione è stata affidata alla Mepra ed altri validi artigiani del vetro, nonché gli stampi su misura che sono stati disegnati da Tacchella e realizzati da DecorFood Italy. Un grazie particolare va a Bob Noto per le foto e Lorenza Vitali che ha realizzato la brochure di presentazione del Piatto d carne. Utile e bello è stato il video realizzato da Aromi Creativi, altro valido media partner. La Finale Europea di Budapest si è svolta nell’ambito della manifestazione SIRHA Hungexpò nei giorni 10 e 11 maggio. Le nazioni in gara erano 20 di cui 11 che hanno passato il turno e avranno accesso alla Finale Mondiale di Lione, a gennaio 2017: Ungheria, Norvegia, Svezia, Francia, Islanda, Finlandia, Olanda, Svizzera, Belgio, Danimarca, Estonia. L’Italia nelle precedenti edizioni non è mai riuscita a superare questo scoglio ed è approdata alla finale mondiale solo grazie al ripescaggio con la “wild card”, fatta salva la menzione per il Miglior Piatto di Pesce nell’edizione 1999 di Paolo Lopriore….Ma non ci diamo per vinti. La GL Events, società organizzatrice del noto premio, è fermamente convinta che sia indispensabile un equilibrio geopolitico, ovvero la presenza delle Nazioni che si affacciano nel bacino del Mediterraneo nelle più alte posizioni del podio, per far crescere sempre di più la cultura globale dell’alta cucina nel mondo. Quindi è nostro preciso dovere far crescere la cultura di una cucina rigorosa, di regole precise e allenamenti sistematici insieme al candidato della prossima edizione.