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2016-01-22 40 Coop. Nuovo Cilento 139Nello scorso weekend il quarantennale della Coop Nuovo Cilento, visto il parterre del roi dei relatori che, nell’arco dei tre giorni, si sono succeduti nei locali di San Mauro Cilento, abbiamo riportato le loro impressioni e la loro analisi di scenario su cooperazione e sud.

Gianpiero Calzolari, presidente Granarolo  dichiara che, non solo esistono legami di amicizia con la Cooperativa Nuovo Cilento, ma questa e Granarolo fanno parte dello stesso sistema cooperativo, associati a Legacoop e impegnati a superare le divisioni nell’Alleanza delle Cooperative Italiane per costruire un unico, grande sistema cooperativo. Il mondo cooperativo rappresenta un pezzo importante e sano del Pil prodotto dal sistema imprenditoriale italiano, dice Calzolari, ed è composto di realtà di diverse dimensioni, che tra loro possono lavorare in sinergia per la valorizzazione prodotti e dei territori, come nel caso della Cooperativa Nuovo Cilento che produce un olio di qualità eccellente e si trova nel cuore della patria della Dieta mediterranea,a cui guarda con attenzione tutto il mondo. 40 anni di attività sono un traguardo importante e, il prossimo anno, nel 2017 anche Granarolo festeggerà un compleanno non trascurabile, il 60°. Prendere esempio da Nuovo Cilento: ricordare la storia ma parlando, discutendo soprattutto di come ci si organizza per il futuro, per continuare a crescere, per garantire una prospettiva di continuità per i giovani. Racconta, Calzolari, di come cominciarono neppure una decina di mezzadri – quasi niente diritti e tanti sacrifici – che si riunirono in cooperativa per valorizzare il frutto del proprio lavoro. Oggi Granarolo associa circa mille soci sparsi in tutta Italia che trovano una giusta sintesi nella cooperazione, creando opportunità per sé e per i propri territori e circa 15mila famiglie vivono dell’attività del gruppo Granarolo. Suggerisce, per affrontare il mercato, di imparare a raccontare il prodotto, sottolineandone le bellezze, le unicità ma pure la fatica costata, perché dietro la qualità c’è un lavoro che va riconosciuto da chi acquista un prodotto. Occorre dare una informazione corretta, puntando all’educazione del gusto e del rispetto per l’ambiente. Questo è un pezzo del lavoro su cui ha puntato anche Nuovo Cilento e che deve essere supportato da scelte anche strategiche delle istituzioni sul piano regionale, e l’imput che è venuto dall’assessore Lepore è molto positivo, dando valore a quella unicità che è la Dieta mediterranea, valorizzando la filiera completa sul territorio perché non sia abbandonato, rinunciando così a qualcosa di unico che poi potremo solo rimpiangere. Bisogna essere orgogliosi di sapere che il mondo aspetta questi prodotti.

WP_20160124_11_46_03_RichAdriano Turrini, presidente COOP Alleanza 3.0 ha riflettuto sul  momento di gioia per questi 40 anni della Coop Nuovo Cilento, “amici ma anche nostri fornitori. COOP Alleanza 3.0 nasce quest’anno ed è presente in 12 regioni, con una grande focalizzazione nel Mezzogiorno. In Campania, sono presenti a Quarto, Afragola ed Avellino. Si dice convinto che per puntare allo sviluppo occorre guardare con attenzione ai territori e ai valori che questi esprimono. Il mondo cooperativo viene guardato con diffidenza, specie se le dimensioni sono rilevanti, ma i valori per cui nasce una cooperativa sono gli stessi, piccola o grande che sia: rispetto per il lavoro, la sicurezza, la tradizione, i territori. E’ importante ricostruire la rete, che in passato era rappresentata da altri soggetti che hanno abdicato a questa mission, per fare davvero sistema, per far crescere insieme realtà più piccole. L’incontro avviene sulla base dei bisogni, ma queste cose devono avere una continuità. Quando parliamo, ad es., di olio, questo non si pone semplicemente sugli scaffali ma va narrato, specie per un prodotto di qualità come questo che viene dalla culla della Dieta mediterranea.”

Amedeo Lepore, assessore Attività Produttive Regione Campania.  L’assessore, nel suo intervento, ha anticipato di avere intenzione di lavorare in tempi brevi alla costruzione di una sorta di centro alimentare di eccellenza sulla Dieta mediterranea, sul modello di FICO a Bologna. Mario Catalano, presidente Legacoop Campania “Vale la pena di raccontare la Nuovo Cilento anche perché è un esempio per le aree interne, di come – identificandosi pienamente con il territorio – si possano trovare anche le soluzioni più idonee per lavorare allo sviluppo. In questa cooperativa si è esaltato lo spirito della cooperazione ed ha dimostrato che solo mettendo insieme tradizione e innovazione potrà guardare al futuro.”

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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