Una nota dalla collega Antonella D’Avanzo ci aiuta a capirne di più riguardo alle nuove norme sull’etichettattura. Lo scorso 13 dicembre è entrato in vigore il regolamento (UE) n. 1169/2011 denominato “FIAC” che definisce le nuove regole europee per le etichette alimentari. Un nuovo regolamento che, pur non discostandosi in modo marcato dalla disciplina precedente, introduce alcune novità di rilievo al fine di migliorare chiarezza e trasparenza consentendo al consumatore di adottare decisioni in piena conoscenza di causa e di utilizzare gli alimenti in modo sicuro, garantendo al tempo stesso la libera circolazione degli alimenti legalmente prodotti e commercializzati. Le norme diventano identiche per tutti i paesi dell’Unione Europea.
Una novità importante riguarda la leggibilità dell’etichetta. Finalmente non avremo più bisogno di utilizzare le lente di ingrandimento per leggere quei caratteri impossibili da decifrare. Sono state riconsiderate le dimensioni del carattere, dove l’altezza minima diventa 1,2 mm e 0,9 mm per le piccole confezioni, lo spessore, il colore e il contrasto tra scritta e sfondo. In questo modo viene garantita l’effettiva leggibilità delle notizie riportate in etichetta tali da poter essere consultate da tutti.
Le altre novità riguardano l’origine e la provenienza di prodotti e materie prime, una necessità questa anche a seguito del crescente interesse verso alimenti green ed ecosostenibili, l’obbligo della tabella nutrizionale per tutti i prodotti che deve essere riportata in un unico campo visivo e gli ingredienti a rischio di allergie dovranno essere indicati in evidenza, obbligo che si estende anche ai prodotti alimentari venduti nel circuito della ristorazione. Riguardo il metodo di lavorazione, troviamo informazioni più dettagliate, non si potrà più barare sui metodi di lavorazione di alcuni prodotti alimentari.
Maggiore chiarezza è prevista anche per i grassi e gli oli, non sarà più possibile apporre indicazioni generiche come “oli vegetali” o “grassi vegetali”, ma bisogna specificare se per esempio si tratta di olio di girasole o grasso vegetale di palma.
Dal prossimo aprile, inoltre, dovrà essere indicato il luogo di allevamento e macellazione anche sulle carni suine, ovine, caprine e sul pollame, finora l’obbligo vigeva solo per le carni bovine sulla scia della mucca pazza.
Per completare gli obblighi utili a rendere la carta di identità dei prodotti trasparente e comprensibile, purtroppo, dovremo aspettare dicembre 2016 quando la tabella nutrizionale, che rappresenta una delle informazioni più importanti per migliorare il nostro approccio al cibo, diventerà obbligatoria per tutti gli alimenti.
Iniziamo dal 2015 e magari dal cenone di fine anno ad essere più consapevoli nel capire cosa acquistiamo, recuperando quella libertà di scelta spesso condizionata dalla pubblicità. Faremo sicuramente bene alle nostre tasche e, perché no, contribuiremo ad attenuare gli sprechi di cibo.