A pochi giorni dalle festività natalizie tra gli operatori dell’agriturismo c’è ancora incertezza sulle presenze Natale, meglio per fine anno. Molto hanno inciso le scadenze fiscali, acuendo la tendenza a rimandare le prenotazioni fino all’ultimo momento”. Lo sottolinea Cosimo Melacca, presidente Agriturist facendo il punto sulle prenotazioni di Natale e Capodanno.
“Negli anni – continua Melacca- è costantemente cresciuta la maggiore sensibilità dei turisti per natura, ecologia, qualità, genuinità, sostenibilità. La voglia di una vacanza in agriturismo è tutto questo e attira anche nelle feste natalizie e di fine anno, in particolare famiglie e gruppi di amici. I clienti delle feste sono soprattutto italiani e sono molti quelli che decidono di fare il pranzo del 25 e del 26 in agriturismo. Occorre precisare, però, che c’è meno offerta perché molti operatori – soprattutto al Sud – chiudono per Natale e riaprono per la fine dell’anno”.
“Per Capodanno – conclude il presidente Agriturist – è tutta un’altra storia. Molte strutture – soprattutto al Nord – registrano il ‘tutto esaurito’ già da due mesi. La vacanza ‘green’ durante le feste piace molto in montagna e collina. Sarà per l’atmosfera o perché non si è in famiglia, ma è come se lo si fosse. Il camino acceso, il calore di un’ospitalità genuina sono un toccasana per chi cerca un ambiente informale lontano dal frastuono cittadino”.