Ven. Nov 22nd, 2024

Agricoltura1-290x284I prodotti agroalimentari nella ‘Terra dei fuochi’ sono mediamente più in regola rispetto agli altri. Lo affermano i dati dell‘Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) contenuti nel rapporto di Fareambiente presentato a Roma.

“L’ICQRF negli ultimi mesi del 2013 ha notevolmente intensificato lo sforzo operativo nei 57 Comuni della ‘Terra dei fuochi’ – si legge – più che raddoppiando i controlli rispetto all’anno precedente. Sono stati eseguiti 151 controlli presso 138 operatori, oltre a numerose altre verifiche nei Comuni limitrofi a seguito di accertamenti di tracciabilità di filiera”.

Nel corso dell’attività, spiega il documenti, sono stati controllati 311 prodotti (circa il triplo in più rispetto al 2012), concentrando l’attenzione sui settori dell’agroalimentare maggiormente a rischio, nei settori ortofrutticolo e conserve vegetali (173 prodotti) e lattiero caseario (65 prodotti). In quest’ultimo settore si è prestata elevata attenzione alla filiera della mozzarella di bufala attraverso il controllo di tutti i caseifici dell’area. “Sui 311 prodotti controllati – spiega il rapporto – le irregolarità contestate sono state pari a circa l’1%, una percentuale nettamente inferiore a quella di solito riscontrata per analoghe campagne di controlli a livello nazionale. I campioni di mozzarella di bufala campana DOP analizzati sono risultati tutti regolari sotto il profilo del contenuto in sostanze inquinanti”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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