La sagra del maiale di Senerchia nata nel 1989, si è sempre caratterizzata come festa popolare e contadina. Sono passati ormai 23 anni da quando in punta di piedi muoveva i primi passi, quando tutti i compaesani erano coinvolti nei preparativi in quella piccola piazza del paese dove con canti e balli si rallegrava la serata.L’appuntamento, nel borgo irpino, è per quest’anno per il 29 e 30 Marzo 2014
Scenario della festa è la piazza del paese, coinvolta da subito in tutte le sue componenti, con l’ottimo prodotto offerto ai visitatori attraverso un’ iniziativa che vuole conservare usanze, gesti e profumi che il tempo lentamente sta cancellando dalla memoria. Quindi rivalutare l’allevamento del maiale, che era particolarmente diffuso tra i Senerchiesi ed ha rappresentato, soprattutto nei periodi più difficili, una componente rilevante dell’economia del luogo e per molte famiglie ne era la risorsa principale.
Le carni sode e genuine derivano da animali che crescono liberamente nei prati e in ettari di bosco incontaminato; i maiali senerchiesi sono nutriti esclusivamente con tuberi, ghiande di quercia, granoturco, castagne, frutti come pere o mele e dalla classica ”iotta” formata da un intruglio di brodo, crusca e residui di cibo.
L’impegno e il lavoro aumentano negli anni, ripagati da sano divertimento e dall’ottima riuscita dell’avvenimento.
La sagra oggi attira a Senerchia numerosi visitatori provenienti da tutta Italia e dall’Estero; le ultime edizioni hanno contribuito a rendere più forte il legame con le comunità senerchiesi all’estero ed al nord Italia, registrando infatti la presenza di numerosi emigranti di Nizza ed Imperia, appositamente organizzatisi per trascorrere tre giorni a Senerchia in allegria e comunione.
Migliaia di persone che, nei tre giorni di svolgimento, riempiono le strade di questa piccola comunità per gustare ed assaporare gli antichi aromi dei piatti tradizionali.