Mer. Dic 18th, 2024

Una visita all’acquario di Napoli in Villa Comunale è imperdibile,  non solo per chi ha bimbi e vuol portarli a conoscenza per la prima volta di cosa c’è sotto il mare, ma anche per i più grandi che ogni tanto devono riscoprire il gusto della vita sotto il mare del golfo, conoscere meglio i pesci che fanno parte anche della nostra dieta  e quindi  fa al caso nostro la prestigiosa  Stazione Zoologica Anton Dohrn, fondata nel 1872, il più antico ente di ricerca nazionale che possiede la più completa e prestigiosa biblioteca marina d’Europa. La visita inizia con un saluto al Paguro Bernardo che ci accoglie, insieme alle stelle marine nell’universo del mare napoletano con gli ecosistemi e la biodiversità del Golfo del Mediterraneo  con una spiegazione anche sulla loro possibile evoluzione in relazione ai cambiamenti, ed è proprio quello che voleva il suo fondatore, lo zoologo Anton Dohrn:  fornire e diffondere la conoscenza del mondo sottomarino. 

L’ esperienza più suggestiva? Sicuramente il Murenario, dove le murene, antichissimi animali di cui gli antichi erano ghiottissimi, si possono ammirare tra anfore e colonne romane riproducenti le antichità sotto il Golfo partenopeo, a partire dalla Baia sommersa nella zona flegrea e poi grande spazio al noto e meno noto campionario del pescato azzurro, dal cefalo alla cernia, all’occhione e poi  al colorato scorfano e al simbolo del fondale: Il polpo. E poi i pesci trombetta, il falso corallo, la ricostruzione degli ambienti della barriera corallina. La visita aiuta ad impegnarci di più contro il climate change che mette a rischio l’ecosistema marino e non vorremmo che, con il granchio blu che manca in acquario ma che copioso in mare mangia i mitili, le cozze anch’esse in vasca fossero un giorno un ricordo sulle nostre tavole.

L’acquario di Napoli potrebbe sembrare piccolo rispetto ai megacquari da show delle capitali europee,  ma è ancora oggi soprattutto un luogo di studio vivo, dove scienziati della zoologia marina lavorano ogni giorno nella stazione A.Dohrn anche salvando tante specie come le caretta caretta e lavorando all’istituzione negli anni scorsi del Turtle Point di Portici, anch’esso visitabile con il ticket dell’acquario, In biglietteria c’è anche  un piccolo store souvenir. qui tutte le info sul sito 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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