Si avvicina la notte di Capodanno e se avete in mente di fare qualcosa di speciale, accompagnate questo momento con uno Spumante della Campania. Infatti, sono diversi anni, che molte delle più rinomate aziende vitivinicole hanno immesso sul mercato notevoli annate di spumanti, sia con Metodo Classico ( presa di spuma in bottiglia) che con metodo Charmat( presa di spuma in autoclave), grazie al lavoro certosino di enologi e vignaioli che stanno facendo riguadagnare terreno ad una regione che certo non ha alle spalle una secolare tradizione spumantisctica come altre parti del paese, e , soprattutto grazie alle uve di Asprinio di Aversa e Falanghina.
Tra i primi ad essersi cimentati nel metodo classico sono sicuramente i protagonisti di Grotta del Sole , di cui consigliamo il Grotta del Sole Asprinio D’Aversa Extra Brut, con una sboccatura che viene effettuata non prima di 36 mesi dalla vendemmia. Metodo Charmat e Falanghina dei Campi Flegrei invece per Astro Brut Spumante di Cantine Astroni , un salto in Irpinia ci invoglia a degustare DUBL metodo classico sia quello con con Greco di Tufo che con Falanghina. Un’altra Falanghina , ma del Sannio, è quella utilizzata per far nascere Quid, in casa La Guardiense , il top della casa di Guardia Sanframondi comunque resta Cinquantenario che rievoca l’anniversario della cantina festeggiato nel 2010. Nel casertano, ritornando all’Asprinio, ottimo anche per pasteggiare con fritture di pesce è l’Asprinio Brut di Vestini Campagnano, anche con un ottimo rapporto qualità –prezzo. Di rilievo, per finire e completare un panorama regionale, le bollicine in rosato, ottenute da uve di aglianico in Cilento di Joi, lo spumante dell’azienda Agricola San Salvatore 1988, un brut rosè ottenuto con metodo classico.