Ven. Nov 22nd, 2024

Il Sannio è anche Arte, ecco una bella iniziativa :

Sabato 7 ottobre 2023 alle ore 16.30 CASA TURESE arte contemporanea inaugura DECENNALE, titolo
dedicato alla mostra celebrativa per i suoi 10 anni di attività. In occasione di questo evento, a cura di Enzo
Battarra, la galleria presenta una mostra collettiva che celebra buona parte delle esperienze già consolidate
e allo stesso tempo anticipa la selezione di alcuni progetti futuri.
I lavori esposti rappresentano un focus sulla nuova pittura contemporanea italiana, in particolare su una
generazione di artisti nati tra la seconda metà degli anni 70 e la fine degli anni 80, a cui la galleria ha
sempre dedicato ampio spazio del suo percorso. Si potranno apprezzare opere realizzate appositamente
per questo evento, che raccontano storie e ricerche differenti, che spaziano dalla pittura figurativa a quella
astratta. Con questa mostra, CASA TURESE aderisce alla 19esima giornata del contemporaneo, la grande
manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.

Dieci opere per un decennio
Le parole hanno un peso. “Decennale” è un titolo celebrativo, risuona, scandisce un tempo, quello dei dieci
anni vissuti intensamente all’interno del sistema dell’arte. Ma anche la pittura ha un peso. Da sempre le
storie prendono colore, formano immagini, catturano lo sguardo. Dieci artisti per un decennale raccontano
il proprio tempo. E lo fanno portando sul palcoscenico dell’arte le loro vite, le origini, le scelte, le
sperimentazioni, i linguaggi. Il decennale è un consuntivo, ma è anche un momento di svolta. Si raccolgono
idee lanciate nel corso di dieci anni per costruirne altre, per costruire futuri.
Tommaso De Maria ha fatto in dieci anni di Casa Turese, nel cuore del Sannio, non la sua casa, ma una casa
di tutti, una casa dell’arte, un avamposto culturale nell’entroterra della Campania. Vitulano è un luogo dello
spirito, un borgo ancestrale, che vive, come ogni altro comune, la contaminazione tra una storia di
tradizioni, di favole, di racconti e una dimensione contemporanea, attuale, vive una realtà digitale. È in
questo contesto che Tommaso De Maria cala le inquietudini pittoriche e le ricerche formali di artisti che
vivono il proprio tempo, che vivono le oscillazioni tra radici e ricerca, tra identità e innovazione. Sono artisti
che provengono da varie realtà italiane, accomunati da una passione per la materia pittorica, pronti a
dimostrare in quante forme diverse si possa declinare la pittura-pittura.

È il decennale di Casa Turese ma è l’omaggio a un decennio nazionale, in cui l’opera quadro ha mantenuto e
mantiene un fascino senza tramonti. Anzi, per alcuni aspetti ha avuto ancor più una sua esaltazione. In
questo ultimo decennio italiano la pittura ha regnato sovrana, ha assorbito il presente, ha fatto i conti con il
digitale, con i cromatismi del display, con la grafica dei social. La pittura ha divorato l’attualità tecnologica,
si è nutrita di una nuova forma immagine. E ha mantenuto il suo ruolo, arricchendolo di nuovi contesti.
Vanno lette così le presenze di Vittorio Asteriti, Michele Attianese, Giuseppe Barilaro, Nicola Caredda,
Maurizio Carriero, Vincenzo Frattini, Emanuele Giuffrida, Angelo Maisto, Alessandro Signorino e Nicola
Felice Torcoli. Sono loro gli artisti del decennale, quelli che segnano un decennio d’arte vissuto
intensamente. Sono artisti che sperimentano e ricercano, che fanno innovazione, che hanno già raggiunto
successi personali e credibilità diffusa. Ma sono sempre capaci di guardarsi intorno. In quest’ultimo decennio hanno anche amato misurarsi con altre tecniche, ma oggi privilegiano la pittura come strumento
espressivo, come tecnica sostanziale.
Traccia linee Vittorio Asteriti, segmenti cromatici paralleli. Sono linee allineate verticalmente, sono colori
che si succedono secondo logica e passione. Le scansioni danno un ritmo incalzante, il quadro è una
partitura musicale, un gioco creativo. I colori si succedono variando continuamente, fino a far perdere
l’occhio tra le barre che dettano il tempo.
Quante storie si raccolgono in una singola immagine! Ogni quadro di Michele Attianese è un racconto
plurale, plurimo. Le narrazioni si intrecciano e non c’è mai una soluzione univoca. Le opere hanno una loro
architettura che disegna lo spazio infinito dell’accadimento. Sarà un sogno a occhi aperti, ma ognuno avrà il
proprio sogno, diverso, da svelare.
La pittura per Giuseppe Barilaro è materia, una materia colore che esplode sulla superficie, mentre le
figure si mimetizzano e si svelano. Ci sono guerre interiori e ci sono guerre guerreggiate su terre oltraggiate,
guerre vere condotte con macchine belliche. La cronaca entra nell’opera, ma la pittura genera arte, le
immagini televisive sono un consolidato pretesto.
Nicola Caredda dipinge paesaggi di un mondo dismesso. Architetture, ponti, oggetti, scritte, tutto è stato
consumato, vissuto e poi abbandonato. L’umanità è passata di qui, ha lasciato tracce anche ingombranti,
ma è scivolata via dall’opera. Restano il Jolly Roger, ovvero il simbolo del teschio con le ossa incrociate, e il
coniglietto di Playboy. Tutto è veramente effimero.
La pittura è artificio, è spiazzamento, è sorpresa. C’è un gesto romantico che guida la mano di Maurizio
Carriero, la voglia di ripercorrere la tradizione della pittura. Ma poi si apre una breccia, uno squarcio e
l’opera si tinge di pop, di colori netti e decisi. Il classico incontra l’ultracontemporaneo nello stesso recinto
del quadro. Ne nasce un dialogo, una discussione dai toni accesi.
Vincenzo Frattini dà spessore alla pittura, stratifica i colori e fa sedimentare i tempi. E poi scava in più punti
la superficie dell’opera, ferendola con un’arma da punta, fino a far svelare ciò che si era sovrapposto. Le
ferite sulla pelle del quadro diventano crateri policromi, fantasmagoriche galassie formate da tanti piccoli
mondi a colori. Ed è vera festa per lo sguardo.
C’è un racconto pittorico della quotidianità in ogni opera di Emanuele Giuffrida. In lui si fa carne, si fa
persona la capacità di lavorare sul limite tra una pittura figurativa radicata nella memoria e la ricerca di
immagini dell’attualità per raccontare lo spirito del tempo. Su quel confine si costruiscono pezzi di storia di
una narrazione che è lessico famigliare.
La natura delle cose non è mai la stessa. C’è un’evoluzione darwiniana che porta nel corso del tempo a
modificare il mondo. Angelo Maisto costruisce pittoricamente, pezzo dopo pezzo, il suo mondo, quello che
potrebbe essere il mondo che verrà, in cui creature naturali hanno imparato a convivere con figure
artificiali, autocostruitesi e animatesi partendo da oggetti riciclati.
C’è aria di festa, c’è popolo. Alessandro Signorino fa della pittura uno strumento di indagine sulla città, tra
segni urbani e folle, tra riti pagani e rituali domestici. Tutto è irradiato da una luce sconfinata, straripante,
che inonda persone e palazzi, che detta ombre e sguardi. L’artista irrompe sulla scena, detta prospettive e
figure, per raccontarsi tra le pieghe dell’opera.
Una natura quasi innaturale si prende la sua rivincita. Una vegetazione folta, esuberante, popola ogni opera
di Nicola Felice Torcoli. Madre natura difende i propri spazi, pronta a conquistare anche postazioni urbane,
a straripare dalle foreste incantate fino a giungere in città. Assente è l’uomo, espulso dall’immagine,
relegato fuori dal quadro, perché colpevole di troppi matricidi.
Enzo Battarra
_________________________________
DECENNALE
A cura di Enzo Battarra
OPENING: Sabato 7 ottobre 2023 | h. 16.30 – 20.30
(07 ottobre | 31 dicembre 2023)
CASA TURESE arte contemporanea
Via Fuschi di Sopra, 64 – 82038 Vitulano (BN)
dal martedì al sabato | Orari: 16.00 – 20.00
(per appuntamento in altri orari)
tel +39 0824 874650 | cell +39 333 344 3684
info@casaturese.it | www.casaturese.it
Info sulla galleria
È fondata nel 2013 a Vitulano in provincia di Benevento, nel cuore del centro storico, in un borgo ricco di
testimonianze architettoniche e paesaggistiche di pregio. Lo spazio espositivo è collocato in un fabbricato di
rara bellezza, già proprietà della famiglia De Maria dalla seconda metà dell’Ottocento, ristrutturato con un
restauro architettonico cofinanziato dai fondi Europei POR 2007-13. L’immobile, per lo svolgimento delle
attività espositive e sperimentali, ha conservato la sua natura di casa, elemento di continuità e di
ispirazione del nome e del brand della galleria. L’attività sviluppata in questi anni è stata indirizzata
prevalentemente alla valorizzazione della giovane pittura italiana, in particolare a quella generazione di
artisti nati nel decennio tra la seconda metà degli anni 70 e la fine degli anni 80 attraverso un programma di
mostre (corredate da pubblicazioni) e fiere emergenti sia in Italia che all’estero. Con Casa Turese, Tommaso
De Maria ha anche proseguito a Vitulano quanto avviato da suo padre presso lo spazio Art’s Events di
Torrecuso, sempre in provincia di Benevento, a partire dalla metà degli anni ‘90, riferimento per la
promozione del contemporaneo nel Sannio, con un percorso di mostre che hanno visto avvicendarsi
importanti artisti italiani (tra gli altri Stefano Di Stasio, Gian Marco Montesano, Enzo Esposito, Pino
Deodato, Giorgio Cattani, Angelo Casciello). Casa Turese è dotata al suo interno di un laboratorio serigrafico
e calcografico per la realizzazione di opere grafiche, multipli e libri d’artista e di una bellissima raccolta di
libri d’arte contemporanea. Dal 2021 è associata ad ANGAMC.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.