Un binomio inscindibile quello tra la delegazione F.I.S.A.R di Caserta e i grandi vini della Terra di Lavoro, un impegno per i sommelier casertani guidati da Mariano Penza testimoniato all’interno della bella iniziativa De Gusto, svoltasi al centro congressi CityLife la scorsa settimana, con il protagonismo dei migliori chef del territorio, da Franco Pepe a Rosanna Marziale, da Renato Martino a Marilena Della Valle. Il sodalizio dei sommelier ha inteso, durante l’evento, premiare con una targa ricordo, ( ed è la prima volta per Fisar Caserta) Manuela Piancastelli, che, con il marito Peppe Mancini è stata l’artefice della nascita e della crescita dell’azienda vitivinicola Terre del Principe di Castel Campagnano. Manuela è senza dubbio una delle più straordinarie donne del vino della Campania, nota per il suo impegno nella riscoperta e nella promozione del Pallagrello Bianco, Nero e del Casavecchia , alcuni dei più antichi vitigni autoctoni della provincia di Caserta e, sicuramente, per quel concerne il Pallagrello, quello più legato alla storia dell’epoca borbonica. Gli anni ’90 sono stati quelli della rinascita di questi vitigni grazie all’intuizione dell’ Avv.Mancini e di Manuela, dopo circa 200 anni di oblio e che oggi vedono incuriosire appassionati di tutto il mondo grazie alle straordinarie produzioni di decine aziende del territorio. Un video ha aiutato a ripercorrere la genesi di questo grande amore per il vino ed il territorio ( uno dei più belli e salubri della Campania), testimoniando l’impegno e la fatica quotidiana che comporta la gestione di una azienda vitivinicola di alta qualità, l’avv.Mancini, infatti, da tempo non svolge più l’attività forense e Manuela Piancastelli ha deciso da qualche anno di cessare la professione di giornalista ( presso il Mattino di Napoli) proprio per dedicarsi esclusivamente alla vigna, lì dove nascono le eccellenti produzioni di Terra del Principe ( noi ci siamo deliziati nella degustazione del bianco Fontanavigna e dei rossi Ambruco e Centomoggia) . E’anche grazie a loro che oggi Il Pallagrello è “l’anima” della zona del Terre del Volturno IGP e il Casavecchia di Pontelatone è oggi riconosciuto come Doc , e grazie all’impegno di altri pionieri che hanno fatto il medesimo percorso di Mancini e Piancastelli, come la famiglia Barletta dell’azienda vitivinicola Vestini Campagnano . A consegnare la Targa, con entusiasmo e soddisfazione, il consigliere nazionale Fisar Carlo Iacone , decano dei sommelier casertani, che ha rilevato come il pregio di Pallagrello e Casavecchia sia oggi riconosciuto nel mondo, e, proprio da Manuela Piancastelli, veniamo a sapere che delle 60000 bottiglie annue prodotte da Terre del Principe almeno la metà sono destinate alle tavole di mezzo mondo, dal Messico al Giappone .Fisar Caserta ha lasciato intendere che questo è stato solo il primo di una serie di riconoscimenti che dalla associazione dei sommelier, risoratori e albergatori casertani, saranno consegnati ad eccellenze casertane che hanno vinto la sfida della qualità puntando sulla riscoperta delle produzioni e sulla loro promozione e divulgazione.