Ven. Nov 22nd, 2024

Avendo sostenuto e dato spazio alla petizione per sostenere l’attuale gestione di Casale di Teverolaccio, ci sembra giusto dare spazio alla controparte, ovvero il Comune di Succivo che, con il Sindaco dott. Domenico Papa, puntualizza la questione, anche dando un appuntamento in diretta Fb per oggi pomeriggio.

 

“Mi dispiace che, in questo drammatico momento, dove siamo impegnati a risolvere vere urgenze, come l’accoglienza dei rifugiati ucraini, sono costretto a richiedere la vostra attenzione per chiarire tante inesattezze e falsità, alcune gravissime, riportate nell’appello di Lega Ambiente. Un post necessariamente lungo, me ne scuso. La questione però va precisata bene soprattutto a chi non ha interessi personali e ci tiene realmente a Teverolaccio!

Iniziamo da quella più grave, pubblicata in un articolo del Mattino: il Casale di Teverolaccio non è mai stato confiscato alla camorra! E’ stato acquistato dal Comune negli anni 80 con i sacrifici dei succivesi! Succivo non ha mai visto nella sua storia amministratori comunali indagati per camorra!  Il presidio di legalità è stato, quindi, sempre il Comune in collaborazione con i cittadini, le forze dell’ordine, le associazioni, i commercianti, gli imprenditori e i professionisti!

Non si può, per difendere la gestione familiare di un ristorante privato, raccontare o lasciare intendere cose diverse soprattutto a chi non è di Succivo! Lo stesso vincolo alla soprintendenza sul Casale di Teverolaccio, come facilmente dimostrabile, fu richiesto da un professionista locale, un ex Sindaco ed un esponente dell’allora Partito Comunista. E’ inutile che altri tentino di indossare il mantello della legalità e della moralità perché quel mantello probabilmente nasconde ben altro!

Rispetto alle inesattezze, inoltre, sono doverose alcune precisazioni:

1. La prima bonifica del giardino del Casale è stata fatta dall’Associazione “Un Cavallo per Amico” anch’essa del terzo settore e presente nel Casale di Teverolaccio;
2. Gli interventi di ristrutturazione su alcuni locali del Casale sono stati eseguiti, volontariamente e gratuitamente, da associazioni del terzo settore come Casa della Vita e Casa nel Sole e da imprese locali come la Cooperativa Edil Atellana.
3. Il Comune di Succivo, anche con mutui comunali, ha finanziato nel corso degli ultimi vent’anni lavori per circa 2 milioni di euro al fine di riqualificare il complesso di Teverolaccio.

La storia del progetto Terra Felix merita di essere ancora una volta raccontata!

Fondazione con il Sud, circa 11 anni fa, finanziò il progetto Terra Felix che, in cambio della concessione gratuita per 10 anni di parte delle aree (giardino per orti sociali) e locali (sala al piano terra e sottotetto) del Casale di Teverolaccio, prevedeva il finanziamento (circa 400 mila euro) per tre interventi:

– Orti sociali
– Museo nel sottotetto del Casale di Teverolaccio;
– Sala degustazione e show room (Tipicheria) al piano terra.

Tale concessione con Lega Ambiente, scaduta il 31 dicembre 2021, è stata prorogata per ulteriori 3 mesi. Significativo particolare: il finanziamento di Fondazione con il Sud, nonostante le ripetute richieste, non è mai stato rendicontato al Comune! Perché? Mistero.

Lega Ambiente, nel suo appello, accusa l’Amministrazione comunale di interrompere un progetto. E’ falso! Non si sta interrompendo nulla! E’ semplicemente scaduta la convenzione ed è stata concessa già una proroga! E’ cosi difficile dire questa semplice verità?

Gli orti sociali, poi, in collaborazione con i pensionati, continueranno senza alcuna interruzione e saranno anche implementati! Il Comune, infatti, gestirà direttamente questa encomiabile iniziativa: chi meglio dell’Ente locale potrà garantire la natura sociale e pubblica di questa positiva esperienza? Perché Lega Ambiente non può continuare a collaborare per migliorare il lavoro svolto? Non è dato saperlo.

Il secondo intervento di Terra Felix, il Museo nel sottotetto del Casale, pur previsto nel progetto, in questi 10 anni non è mai stato realizzato! Lega Ambiente ha successivamente sostenuto che il museo era in realtà un “ecomuseo”, ossia l’intero territorio di Succivo, nonostante il progetto prevedesse tutt’altro.  Fa niente, tutto passato. E’ legittimo, tuttavia, per l’Amministrazione comunale, come per il giardino, completare il progetto realizzando veramente il museo con una gestione diretta? Oppure è lesa maestà nei confronti dei Pascale? Perché Lega Ambiente non può supportare l’Amministrazione Comunale? Non si sa.

Veniamo al ristorante: vero pomo della discordia!

La sala degustazione prevista nel progetto originario è diventata un ristorante con cerimonie e feste di compleanno. Il tutto gestito dalla cooperativa sociale Terra Felix.
Ripercorriamo la vicenda.
Lega Ambiente, firmataria della convenzione con il Comune di Succivo, affidò l’attuazione del progetto Terra Felix all’associazione Geofilos della famiglia Pascale (Francesco Pascale era il capogruppo consiliare dell’allora maggioranza che approvò la convenzione).
I componenti della famiglia Pascale, 4 soci (fratello, sorella, moglie e marito) su 6, sono i “padroni” della cooperativa Terra Felix che per 10 anni gratuitamente ha gestito il ristorante in un locale comunale. Per tale attività risulta contrattualizzato part time un solo soggetto svantaggiato mentre sono dipendenti della coop con un regolare e lauto stipendio gli stessi Pascale. Per il ristorante, 5 anni fa, dopo una lunga trattativa, i Pascale accettarono di pagare un contributo annuale di circa 10 mila euro (metà in servizi e metà come canone) riconoscendo la natura ristorativa e commerciale di quella che fino a quel momento era solo una “tipicheria”. Un contributo spesso scomputato in cambio di manutenzioni straordinarie e pagati solo in parte dopo un decreto ingiuntivo.

Rispetto all’affidamento gratuito proprio del ristorante è in atto un’inchiesta della Guardia di Finanza, su delega della Corte dei Conti, che il mese scorso ha chiesto tutta la documentazione al Comune con l’elenco dei responsabili comunali coinvolti nel procedimento.

Per l’affidamento del ristorante, quindi, e solo per questo, l’Amministrazione intende pubblicare un bando rivolto a tutti (anche al terzo settore) al fine di individuare un operatore che dietro il corrispettivo di un canone, in armonia con la destinazione culturale e sociale del Casale, gestisca i 60 metri quadri destinati all’attività ristorativa. Di questo stiamo parlando e non di altro. Le procedure di evidenza pubblica sono o no un obbligo per l’Amministrazione Comunale? Un bando pubblico per affidare un’attività commerciale in un locale comunale giustifica questo attacco da parte di Lega Ambiente? E tutti coloro che firmano gli appelli dei Pascale condividono questi attacchi?

Lega Ambiente dovrebbe solo appoggiare questa iniziativa proprio in nome di quella legalità che tanto sbandiera.

Lega Ambiente e Fondazione con il Sud, invece, hanno chiesto una proroga e un affidamento diretto alla stessa cooperativa, tramite un partenariato pubblico-privato, “concedendo” al Comune di partecipare agli “utili”. Proposta che l’Amministrazione comunale ha gentilmente rifiutato perché il Comune non intende gestire un ristorante. Non rientra nei compiti istituzionali del Comune e crediamo che tale gestione non rientri nemmeno nella missione sociale di Lega Ambiente, di Geofilos e della stessa Fondazione con il Sud. Se poi la famiglia Pascale vuole dopo 10 anni continuare a gestire il ristorante di Teverolaccio partecipi al bando, lo vinca, paghi il Comune e tutti saremo soddisfatti perché tutti avremo rispettato le leggi da quelle della trasparenza a quelle della libera concorrenza e della par condicio!

Si parla di estromissione del terzo settore. Altra assurdità! I progetti del servizio civile, i tirocini, il rapporto con l’Università e le scuole possono essere sempre attivati da Lega Ambiente utilizzando la sede del Centro di Educazione Ambientale (sempre a Teverolaccio) che gratuitamente l’associazione Lega Ambiente-Geofilos occupa da più di 18 anni! Questa sede è perfino più grande del ristorante!

Lo stesso progetto Teverolaccio Rural Hub, dedicato al terzo settore, sempre finanziato da Fondazione con il Sud,  garantisce a Lega Ambiente-Geofilos-Cooperativa Terra Felix un intero piano del Casale di Teverolaccio (3 volte più grande del ristorante) che il Comune ha concesso fino al 2031.

L’ex Municipio di Atella, infine, un altro bene comunale, ancora per il terzo settore,  sempre finanziato da Fondazione con il Sud,  sarà gestito dagli stessi soggetti di cui sopra per il prossimo decennio.

Ma chi promuove questi appelli ha un senso del limite?

Sinceramente trovo sospettosa questa campagna mediatica scatenata da Lega Ambiente, Geofilos e Fondazione con il Sud. Cosa si sta difendendo realmente?

Domani ( oggi per chi legge) alle ore 18.30 terrò una diretta fb dove tutti sono invitati ad un confronto a partire da LegaAmbiente, Geofilos, Cooperativa Terra felix, Fondazione con il Sud.
Carte alla mano chiariremo i termini della vicenda.

 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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