Gio. Dic 19th, 2024

Si è conclusa con la premiazione dei vincitori la finalissima del concorso enogastronomico “Il Piennolo d’Oro”. Sono scesi in gara, nella due giorni al pastificio “Afeltra” di Gragnano, i trenta chef che attraverso le cinque selezioni provinciali avevano conquistato il titolo per parteciparvi sbaragliando in ognuna di queste eliminatorie altri 15 bravi colleghi. Il primo classificato, Raffaele Cardillo, Chef e Patron del ristorante “Casa D’Avalos”, ex Al Castagno, in località Camaldoli a Napoli, noto per offrire, oltre alla ricercata cucina elaborata con prodotti freschi, genuini e dei territori limitrofi che con la sua arte divengono capolavori culinari, un panorama mozzafiato per l’incantevole veduta che è possibile godere dal punto più alto della città partenopea, ritemprando così anima e corpo. Avere la meglio nella finalissima è stata una impresa non facile, sia perché erano in gara i più bravi chef di un’intera regione, sia anche perché la giuria che ha valutato con attenzione ed impegno per decretare il vincitore era costituita da professionisti del settore.

La giuria presieduta da Antonio Minopoli, responsabile dell’ente no profit “Sapere i Sapori”, è stata composta da Giuseppe Di Napoli, presidente della sezione Napoletana dell’Amira, la P.R. Janet D’Alesio dell’hotel “Caruso” di Ravello, Tommaso Esposito giornalista della guida de L’Espresso “I Ristoranti d’Italia”, Michele Deleo, chef stellato Michelin, Bruno Sganga, giornalista della rivista Gourmed, Giuseppe De Girolamo giornalista enogastronomo del quotidiano “Roma” e dai due giurati tecnici di cucina Matteo Sangiovanni, della nazionale italiana cuochi e Giovanni Ripa presidente associazione cuochi di Torre del Greco. Sono stati veramente belli e da far venire l’aquolina in bocca a tutti i 30 piatti elaborati con il famoso pomodorino e la nota pasta che Pasquale Buonocore, amministratore del premiato pastificio “Afeltra” di Gragnano, ama correggere nella definizione in “maccaroni” per la tipicità e tradizionalità del prodotto. Al concorso del Piennolo, giunto alla sua 7a edizione, ideato e portato avanti con impegno per poter cogliere un sempre maggiore successo, tanto da farlo divenire notissimo in soli pochi anni di vita, ha dato tutto il suo apporto il patron Andrea Riccio, presidente dell’associazione ”Vesuviamo”.

A supportare l’opera di Riccio si è aggiunto Antonio Minopoli, responsabile dell’ente no profit Sapere i Sapori, e le qualificatissime ditte che, oltre ad essere sempre presenti per promuovere con i loro prodotti le qualità della Campania, hanno anche offerto queste chicche ai cuochi per la preparazione degli elaborati piatti serviti alla giuria e per quelli della serata di gala con le premiazioni. Il tanto buono e gustoso olio extravergine d’oliva dell’oleificio “Isoldi” di Buccino SA, i vini che hanno accompagnato anche la serata dedicata alle premiazioni offerti dall’azienda vitivinicola “Terre di Sylva Mala” di Boscotrecase e quelli della az. vinicola “Annarumma” come il “Lacryma Christi del Vesuvio Doc” che la stessa sig.ra Felicia, titolare dell’azienda, ha con grande eleganza illustrato agli ospiti mentre veniva servito durante la cena. A completare la degustazione dei vini ha contribuito anche la perfetta temperatura ottenuta grazie alle apparecchiature d’avanguardia “Enomatic“, messe a disposizione da Armando Romolo Cavaliere. Infine i due prodotti chiave del concorso, la pasta “Afeltra” offerta da Buonocore ed i pomodorini del Piennolo messi a disposizione da Pasquale Imperato, presidente del comitato promotore della Dop per il pomodorino del Vesuvio e rappresentante Coldiretti, sono stati il complemento di un ulteriore successo dell’iniziativa messa in atto da Vesuviamo.

I primi tre classificati sono stati premiati con la scultura di un pomodorino lavorato artigianalmente dall’artista Giovanna Carotenuto, mente targhe e titoli sono stati assegnati ai primi dieci in graduatoria ed attestati a tutti i finalisti chef. Oltre al vincitore, Raffaele Cardillo del ristorante Casa D’Avalos a Napoli che ha conquistato la giuria con i vari aspetti di valutazione del suo piatto: “Spaghetti di Gragnano, maionese di seppia e pomodorino del piennolo”, secondo si è classificato Agostino Iacobucci del rist. Casa Scola a Gragnano NA e terzo Pietro Parisi del rist. Era Ora a Palma Campania NA. Il premio “CREATIVITA’” è stato assegnato a Giuseppe Iannotti del rist. Kresios di Benevento, il premio “INNOVAZIONE” l’ha vinto Giovanni Galderisi del rist. E’ Gusto a Baronissi SA, premiata anche la “TRADIZIONE” con Nunzio Avventurato del rist. Tenuta Leone di Calvanico SA. Il premio “AFELTRA” l’ha conquistato Castrese Taglialatela del rist. Da Donato a Calvizzano NA, mentre per la “FEMMINILITA’ ai FORNELLI” l’ha spuntata Monica Grieci del rist. La Locanda di Aurora AV, un premio per lo “SCORSO GASTRONOMICO” è stato assegnato a Stefano De Matteo del rist. Il Generale a Caiazzo CE e infine il premio della “CRITICA” è stato consegnato a Volpe Raffaele e Garofalo Antonio del rist. Tiberio Palace di Napoli. Alla cena di gala, svoltasi nella “Maccheroneria”, il ristorante che ha sede nel pastificio, con un apprezzatissimo servizio di sala offerto dai giovani “Amirini”, oltre alle tante personalità è intervenuta anche Marisa Fierro, un emblema insieme ai figli ed al compianto Aurelio, del meglio che Napoli possiede. Mentre continuano le repliche delle gare del concorso svoltosi in tutta la Campania su Tele A, Tele A + e Sky, sulle stesse frequenze sarà possibile vedere la serata finale nei giorni 11 e 17alle ore 12,30 ed il giorno 12 alle ore 15.00 e 23.00.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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