Lun. Nov 25th, 2024

pomodori02Le attività realizzate dal Commissariato  per le Bonifiche della Campania evidenziano la buona qualità dei prodotti agricoli e dei suoli dell’area Giuglianese.  In base alle analisi effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità ( massimo organo statale deputato alla pubblica salute) i primi dati delle indagini sull ’eventuale presenza di metalli pesanti nei prodotti agricoli confermano, infatti, quanto accertato per i composti volatili nel giugno scorso  e cioè che non c’è trasmissione di contaminazione dalle acque ai prodotti, mentre l’analisi dei suoli ha accertato che solo due particelle su duemila ettari sono contaminati di cui una parte già sotto sequestro e una parte non coltivata. Il Tavolo di concertazione della regione Campania conferma l’estensione  della rete irrigua del Consorzio Basso Volturno anche per le aree nelle quali è stato interdetto l’uso dei pozzi.  E’ chiaro come una piccola parte delle industrie nazionali, in questi giorni stia mettendo in atto una azione di comunicazione dannosa             (  propedeutica a tirare ulteriormente sui prezzi a danno dei contadini?) e priva di fondamenti scientifici, basandosi sull’ umore temporaneo ingenerato verso il consumatore nazionale da alcuni programmi satirici, di gossip o da pentiti giudicati inattendibili dai magistrati, è il caso di Pomì che ci tiene ad evidenziare come i pomodori utilizzati siano esclusivamente del prodotti Nord  ( Peccato per voi!), mentre, bisogna dirlo,  sono molte le realtà imprenditoriali, come ad esempio Coop Italia, che intensificano controlli e rassicurano con scienza e coscienza il consumatore; Leggiamo dal sito che informa sui prodotti a Marchio Coop, che offre  pomodori delle produzioni emiliano-romagnole,Toscane e della Campania, sulle quali Coop Italia garantisce  la rintracciabilità sui prodotti a bacca (pelati, pomodorini, datterini e S. Marzano) è che è  tale da risalire al nome del coltivatore, mentre per passate e sughi si risale al gruppo di coltivatori. I requisiti Coop vengono garantiti tramite rigorosi controlli, che consistono sia in audit presso le aziende, sia in verifiche analitiche effettuate sul prodotto fresco durante la raccolta e poi sul prodotto lavorato. Mediamente all’anno vengono analizzati circa 400 campioni tra Coop e fornitori. Le analisi e i controlli sono modulati a seconda dei rischi o delle allerte.I fornitori di passate e di prodotti a base di pomodoro devono sottoscrivere rigorosi capitolati di fornitura nei quali si impegnano a garantire i requisiti Coop, sia di sicurezza, che legati alle garanzie sui diritti dei lavoratori. E’ chiaro come ci sia tanta speculazione e sciacallaggio nel mondo dell’agroalimentare, ma la voce da ascoltare è solo una, quella della scienza, delle analisi fatte da chi le sa fare ed è internazionalmente riconosciuto per questo, il resto, qualora sia in buona fede,  è solo  gossip.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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