Il 28 e 29 settembre la sesta edizione di Li Marri, terra e tammorre. Sei volte di sorrisi, di incontri, di chiacchiere, di abbracci, sei volte di cuore caldo e gambe stanche. Marra, tra Scafati e Boscoreale è questo da sempre, negli anni si è guadagnata il titolo di luogo dell’ amicizia, dove si ritrova ancora la buona musica, il buon ballo, la buona cucina, insomma tutto quello che fa la genuinità di Li Marri, festival dell’arte del canto su tamburo ma soprattutto festival della gente. Le esibizioni anche quest’anno non tradiranno l’ intento di portare avanti una tradizione genuina che odori ancora di buono, nella prima serata di sabato si esibiranno le paranza che caratterizzano il territorio ma non solo, dalla mitica giuglianese della grande famiglia Di Febbraio che oramai è il simbolo di questa particolarissima tammurriata, alla rappresentanza del territorio sommese con la paranza Tre Maggio. Giovane ma ben radicata nel territorio è anche la paranza di Terzigno. Ospite graditissimo anche una rappresentanza della tarantella Montemaranese. Aprirà la serata il “carrettiere cantatore” Carmine Aquino. Ovviamente non mancherà la tammurriata all’agronocerino sarnese. Corsi di danza terzignese saranno tenuti da due giovani e già quotatissimi danzatori. Domenica la serata conclusiva con sul palco personalità eminenti della tammurriata da Marcello Colasurdo a Simone Carotenuto e ancora il Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco, ospiti anche il grande Carlo Canaglia e la danzatrice Moana Casciaro in rappresentanza del misterioso e passionario mondo della Pizzica Salentina.
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