Ven. Nov 22nd, 2024

008_MADE_IN_ITALY_MOZZARELLA_DI_BUFALA2Continua il dibattito sulla Mozzarella di Bufala campana Dop, oggi è il turno della conferenza stampa promossa da Agrinsieme con la presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Daniela Nugnes che ha rivendicato la necessità della completa tracciabilità di tutta la filiera bufalina e l’intervento autorevole, da Bruxelles, del primo vicepresidente del Parlamento Europeo, On.Gianni Pittella che incoraggia i produttori del casertano a far emergere tutto il loro valore.

Salvatore Ciardiello, Portavoce Coordinamento Agrinsieme Campania. ha sostenuto che  “La filiera bufalina DOP deve essere completamente tracciabile, dalle aziende ai caseifici, affinché la trasparenza e la legalità siano garantite per tutte le imprese del settore, a tutela della qualità del prodotto e della salute dei consumatori”. “Siamo convinti che la tracciabilità, che attualmente è volontaria nella nostra regione, debba essere resa obbligatoria in tutta Italia e già abbiamo affrontato la questione con il ministro dell’Agricoltura, De Girolamo, che si è reso disponibile dalla prossima metà di settembre a venire in Campania”.  “La mozzarella di bufala DOP è un prodotto di eccellenza che ci porta in tutto il mondo, dobbiamo conservare questo primato come Campania e rafforzare così la storia della nostra cultura e tradizione”.

Sono intervenuti Massimo Rocco, Presidente della Cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana che recentemente ha aderito alla DOP e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Daniela Nugnes, con la quale le associazioni di rappresentanza di Agrinsieme hanno condiviso il percorso che ha portato alla Delibera che disciplina il comparto. L’Assessore sottolinea l’importanza del lavoro sinergico fatto “segnale di maturità che sta portando già dei primi risultati, come dimostra la Delibera che è solo un primo passo”. Infatti l’Assessore Nugnes ha, per parte sua, già avviato un confronto informale con il ministro De Girolamo che ha dato grande disponibilità. “Il tema ora – dice la Nugnes –  è che l’obbligo di tracciabilità sia esteso a tutti, perché la complicazione è che attualmente sta nella volontarietà. Finalmente ci si è resi conto che bisogna stare nelle regole tutti: questo è il solo modo di rafforzare la DOP”. A questo proposito, l’Assessore annuncia che sono partite dalla Regione Campania le lettere dirette agli Assessorati al ramo delle Regioni Lazio e Puglia che hanno tempestivamente risposto positivamente.

Infine, l’Assessore Nugnes ha annunciato che è allo studio un sistema di tracciabilità scientifica tramite il DNA delle specie bufaline che garantisca l’origine del prodotto fin sulla tavola del consumatore.

Da Bruxelles interviene il primo vicepresidente del Parlamento Europeo,  On.Gianni Pittella :

“La produzione e l’indotto che gira intorno alla mozzarella di bufala dop rappresentano una vera eccellenza del Sud. Un oro bianco inimitabile, fatto di maestria, tradizione e professionalità. Ed è su questi punti di forza che l’intero comparto Bufalino deve puntare e far leva sull’opinione pubblica per allontanare l’ingannevole percezione di un prodotto contaminato da alterazioni ad opera della criminalità organizzata. E’ comprensibile il danno di immagine che può derivare dall’eco mediatico sui controlli portati avanti dalle forze dell’ordine. Controlli e copertura mediatica che restano indispensabili per la tutela della salute dei cittadini e per colpire chi, in maniera spregevole e disonesta, si fa scudo dell’eccellenza del marchio dop a fini criminosi, sporcando il buon nome e lo sforzo produttivo della stragrande maggioranza dei produttori del settore. In questo contesto i produttori del casertano scontano il fatto di operare in una zona considerata di alto impatto malavitoso. Agli amici casertani dico, quindi, di isolare gli operatori disonesti, di far emergere sui giornali e nelle campagne pubblicitarie l’eccellenza del vostro prodotto, sicuro e sano proprio perché sottoposto a controlli rigorosi. La battagli contro la malavita e gi approfittatori passa attraverso la ‘best practice’ in termini di qualità, controlli e professionalità degli onesti.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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