Ven. Nov 22nd, 2024

locandina-1Dal 14 al 16 giugno  il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni parteciperà, con una delegazione di produttori e musicisti, al grande evento in Svizzera per i cento anni dell’immigrazione italiana nella Broye.

Questa manifestazione è l’occasione per ricordare i nostri antenati, le cui famiglie sono ancora presenti nel territorio della Broye o sono rientrate in Italia, per ringraziarli per il loro lavoro e per le loro opere. Delegazioni provenienti da tutte le regioni italiane prenderanno parte all’evento. Per la Campania è stato scelto il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, l’area protetta più estesa d’Italia in cui tradizioni e buon stile di vita fanno da cornice ad un ambiente incontaminato ricco di biodiversità. Un Parco che ha rappresentato l’Italia insieme a Spagna, Grecia e Marocco ottenendo dall’Unesco, il 16 novembre 2010 a Nairobi, il prestigioso riconoscimento della Dieta Mediterranea quale Patrimonio Culturale ed Immateriale dell’Umanità.  Della delegazione faranno parte sei dei sette Presìdi Slow Food: Alici di Menaica, Cacioricotta, Carciofo Bianco di Pertosa, Cece di Cicerale, Fagiolo di Controne e Oliva Salella Ammaccata del Cilento, oltre al già noto Fico Bianco del Cilento DOP ed ai vini DOC. La kermesse sarà allietata dal gruppo musicale “Cilento Tarant”.

Come immaginare la Svizzera attuale senza un miscuglio di culture, senza le comunità straniere o senza l’emigrazione?

Più di un secolo fa, la Broye, era una regione rurale in pieno sviluppo, che necessitava di manodopera. Alcune persone influenti, conoscendo le abilità professionali dei transalpini, andarono a prenderli nei loro paesi e li portarono in questa zona della Svizzera che li attendeva a braccia aperte. Viste le difficoltà che avevano gli italiani negli anni prima della guerra, molte famiglie decisero di spostarsi.

A quell’epoca, i lavoratori agricoli, così come quelli delle costruzioni di qualunque genere, dagli edili a quelli delle ferrovie, rappresentarono una manodopera fondamentale per l’evoluzione del nostro distretto.

Generazione dopo generazione, gli Iitaliani si sono integrati e fusi nell’ambiente della Broye. È in tal modo che persone motivate, con tatto e rispetto hanno partecipato allo sviluppo della nostra regione. Le grandi famiglie di un tempo: Bianchi, Catellani, Crotti, De Blasio, Giacomotti, Gotti, Protti, Ramella, Zampa e tanti altri hanno partecipato, creato e contribuito a questa evoluzione economica regionale, coltivando nel contempo le tradizioni familiari. Ad oggi, non meno di 800.000 persone d’origine italiana vivono in Svizzera e difendono i valori delle due patrie.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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