Sempre più accorsata la rassegna Giacche Bianche promossa dall’azienda leader delle hotellerie in Campania e abbiamo un’intervista con Maria Vittoria Casolaro responsabile divisione eventi proprio di Casolaro Hotellerie per discutere non solo della rassegna ma anche di solidarietà, il ricordo del fratello Paolo, il rapporto col mondo dell’istruzione e nuove tendenze.
La Rassegna delle Giacche Bianche da voi ideata è ormai anche un momento di scambio e crescita per tutto il mondo della ristorazione campana, in questi anni cosa è cambiato nel settore?
La rassegna, ideata e lanciata nel 2018 in occasione del 150º anniversario della nostra azienda, rappresenta un evento relativamente giovane, soprattutto se consideriamo l’interruzione imposta dalla pandemia. Tuttavia, gli iscritti, attivi nel settore, partecipano con entusiasmo, attratti dallo spirito filantropico che la contraddistingue. Ognuno ha l’opportunità di presentare piatti originali e ben curati, facilmente condivisibili su Instagram, ossia “instagrammabili”, senza percepire un senso di competizione o giudizio. Nel corso del tempo, il cibo e la tavola hanno assunto un ruolo sempre più centrale, alimentando un fenomeno sociale planetario. In tutto il mondo, le persone si riuniscono nei ristoranti, condividendo esperienze culinarie ed enologiche, narrando le gioie del palato attraverso storie e foto pubblicate sui propri profili social.
La Giacca griffata Casolaro è sempre più un simbolo distintivo di cultura culinaria ma anche di solidarietà con la Fondazione ANT, come è stata scelta questa impegnativa partnership?
La giacca dell’evento, un elegante modello Bragard comodo e traspirante, è tutt’altro che una semplice giacca bianca. È impreziosita dai marchi dei prestigiosi partner della rassegna, tutti riconducibili al mondo Horeca. Tra questi, spicca l’unica eccezione a tema, rappresentata dalla fondazione onlus ANT Italia, che fornisce assistenza medico-sanitaria a domicilio ai malati oncologici ed alle loro famiglie. Un gesto doveroso, reso in memoria di mio fratello Paolo, che ci ha lasciato esattamente un anno fa, sconfitto dal male del secolo dopo una lunga e complessa battaglia.
In che modo gli istituti alberghieri interagiscono con la vostra realtà imprenditoriale?
Il nostro impegno è costante e va oltre la semplice organizzazione della rassegna delle giacche bianche, alla quale abbiamo dedicato una giornata speciale per gli istituti alberghieri. Sosteniamo attivamente i giovani talenti: da sempre ci onoriamo di accogliere nel nostro showroom visite guidate di ragazzi provenienti da istituti alberghieri campani e da regioni limitrofe, che includono questa esperienza nel loro viaggio di istruzione. Organizziamo piccoli tour su misura, durante i quali i ragazzi possono dare uno sguardo ai vari comparti aziendali mentre le attività quotidiane sono in corso. Il momento più atteso è sicuramente la passeggiata tra gli scaffali, accompagnata da una sorta di quiz sulle minuterie e le attrezzature esposte, per scoprirne l’utilizzo e le peculiarità. A volte, arricchiamo la visita con una breve dimostrazione di pasticceria nel nostro laboratorio attrezzato, grazie alla collaborazione del nostro insostituibile pastry chef di casa, Andrea Vitale. Insomma, noi per i giovani ci siamo, ci siamo sempre stati e ci saremo sempre.
Ormai tutte le sfaccettature del mondo del food sono presenti alla rassegna, quest’anno la new entry con i Barmen, protagonisti di una tendenza che vede sempre più anche i bar come meta per un lunch o un cocktail da abbinare ad un ricco aperitivo, cosa si aspetta da questo settore la rassegna e se possiamo sapere nomi e provenienza di chi ci sarà per questo settore
Per la prima volta abbiamo incluso la partecipazione dei barmen, in numero limitato, durante la giornata dedicata ai pizzaioli. Nonostante le presenze siano ancora contenute, accoglieremo professionisti che hanno dedicato tempo allo studio di cocktail da abbinare alla pizza… Non possiamo che apprezzare il loro entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco. Per quanto riguarda la rassegna nel complesso, siamo estremamente felici della massiccia partecipazione di professionisti provenienti da diverse regioni come la Toscana, la Puglia e la Calabria; contiamo anche su un paio di presenze internazionali, con uno chef brasiliano e un ristoratore da Corfù.