L’educational tour sui piccoli pelagici è partito lo scorso 4 dicembre da Piano di Sorrento, dove si è potuto incontrare i pescatori locali e visitato una tipica cianciola, l’imbarcazione per la pesca del pesce azzurro, soprattutto le alici ma ora in questa stagione vocate per lo sgombro. Pesca è cibo e vita per tanti borghi ma oggi è anche turismo, con la frontiera ittiturismo che abbiamo potuto sviscerare in questo tour cui abbiamo partecipato in una marina di Piano da cui si ammirano anche i bastioni di Villa Fondi in cui è presente il Museo Georges Vallet, grazie a LegaCoopPesca i pescatori della costiera sorrentina sono riusciti a trovare anche una importante integrazione al reddito, costruendo esperienze indimenticabili per turisti, soprattutto stranieri, lungo tutta la stagione estiva. E’ stato un bel discorrere con il presidente del sodalizio locale, anche sui percorsi di sostenibilità ambientale messi in atto sulle cianciole, ovvero la sostituzione del polistirolo con vaschette e casse meno impattanti, attuando indirizzi e programmi dell’Unione Europea che ha sostenuto anche qui importanti azioni in tal senso. A seguire il pranzo da BobCookFish a Sorrento, un bel progetto di economia circolare, dal mare alla tavola. Dalle barche si recupera il pescato e viene portato in pescheria, alla lavorazione fino alla tavola e, dove richiesto, al consumatore direttamente a casa…infatti lo scarto che non viene servito al ristorante va alla lavorazione per inscatolamento. Cucina semplice ma di grandissimo gusto e con tutto il saper fare della gente di mare, come Bob ultraottantenne e decano dei pescatori sorrentini, in piena attività, dalle bruschette di antipasto tra cui ha colpito il baccalà in crosta di polenta, ecco poi lo spaghettone con pane raffermo, alici, olive, limone, poi mitica frittura di paranza davvero di giornata.
In generale operatori e giornalisti hanno mostrato grande attenzione e interesse per i “piccoli pelagici” della Campania: in tutto il progetto oltre trenta operatori, tra giornalisti, food blogger, buyer ed esperti del settore, hanno preso parte alle tappe dell’ educational tour c dal 4 al 7 dicembre scorso e che ha toccato oltre la in Penisola Sorrentina, anche la Costa d’Amalfi e costiera cilentana. L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco del Comune di Cetara, Fortunato Della Monica, è stata realizzata nell’ambito del Piano di Gestione per la pesca dei “piccoli pelagici” in Campania, e finanziata dal MASAF, Ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, attraverso la Misura 5.68 del PO FEAMP 2014/2020.
Quattro giorni di full immersion per conoscere da vicino il mondo della pesca in Campania, in particolare lo stock dei piccoli pelagici e tutto quanto ruota intorno a questa importante risorsa: antiche tecniche di pesca, piccoli borghi marinari, tradizioni millenarie come la Colatura di alici o la pesca con la menaica.
Un comparto che costituisce una delle risorse più significative per l’intero territorio regionale, sia rispetto alla componente reddituale delle imprese, sia per l’indotto generato, soprattutto nel settore della trasformazione e della ristorazione. Ma la forte pressione esercitata da parte della pesca professionale nonché dei predatori naturali, come delfini, tonno rosso e pesce spada, sta determinando un preoccupante deterioramento della risorsa.
In tutta la Campania la pesca a circuizione conta 31 imbarcazioni che operano entro le 6 miglia da costa per la cattura di acciughe, sardine ed altri piccoli pelagici. Una realtà che conserva una connotazione tipicamente artigianale: si tratta di pescatori che da generazioni sono in mare, famiglie custodi di usi e consuetudini fortemente radicate e identitarie dei territori. Da qui l’importanza di tutelare non solo un comparto economico, ma un intero sistema territoriale che è anche attrazione turistica e patrimonio immateriale della Regione.
L’educational tour, partito da Piano di Sorrento, ha visto poi protagonista la Marina di Seiano di Vico Equense con i pescatori della Cooperativa di pesca “San Francesco di Paola”. Il 6 dicembre il tour ha fatto tappa a Cetara per un focus sulla Colatura di alici, Prodotto Agroalimentare Tradizionale. Secondo Squizzato e Giulio Giordano, rispettivamente presidente e consigliere dall’associazione “Amici delle Alici” hanno guidato il percorso sensoriale e illustrato le tecniche di produzione artigianale del prezioso “distillato di alici”: le fasi di lavorazione e l’utilizzo dei terzigni in legno.
Gran finale il 7 dicembre a San Marco di Castellabate, presso l’azienda “Alici della Menaica”, per approfondire la millenaria tecnica di pesca con la menaica, una rete dalla maglia molto sottile, ancora misurata in palmi napoletani, che lascia sfuggire i pesci più piccoli selezionando quelli più adatti al consumo.
Tra gli obiettivi del Tour c’è la promozione di un consumo consapevole: il pesce azzurro è un potente alleato della salute, un concentrato di nutrienti, in particolare di acidi grassi Omega 3 fondamentali per mantenere in salute cuore e arterie.
Lo chef Peppe Guida, Stella Michelin di Vico Equense, ha illustrato in un avvincente showcooking l’utilizzo in cucina del pescato locale a partire da una corretta sfilettatura tesa a recuperare ogni parte del pesce, senza sprechi. I piccoli pesci pelagici sono portatori di importanti valori nutrizionali, gusto e versatilità di consumo. A Cetara lo chef Gennaro Marciante ha raccontato le infinite declinazioni dell’acciuga in cucina, tra piatti della tradizione e nuove interpretazioni.
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