Sab. Nov 2nd, 2024
A Santa Maria di Castellabate, una tavola sul mare  (ore 19:30) per raccontare la dicotomia tra “Ambress ambress” e “Cuoncio cuoncio” attraverso il “Metodo Cilento” che si prefigura come modello e stile di vita preferibile per il futuro. La serata a Terrazza Prisco vedrà la partecipazione dell’autore e giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, del sindaco del borgo cilentano Marco Rizzo, del presidente del Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano Giuseppe Coccorullo e dell’imprenditore e patron di “Terrazza Prisco” Antonio Prisco. Modera la giornalista Annacarla Tredici.
Una serata pieds dans l’eau per dialogare, come facevano una volta gli antichi filosofi, su quanto lo stile di vita e il modo di pensare in questa parte a sud della Campania contribuisca alla longevità da record e alla buona salute, fino a tarda età, dei suoi abitanti. E tutto a partire proprio dal buon cibo e dalla convivialità, dal tempo dedicato a vivere la comunità, il rapporto con la terra, il mare, la natura in genere. 
 
Nel borgo cilentano del famoso “Benvenuti al Sud“, Santa Maria di Castellabate, si terrà venerdì 26 maggio (dalle ore 19:30) sulla panoramica Terrazza Prisco, un evento dedicato al racconto e al confronto a partire dalla dicotomia Ambress ambress vs Cuoncio cuoncio“, che si concluderà con diversi assaggi delle prelibatezze cilentane del patron Antonio Prisco, originario di San Mauro La Bruca, fondatore del ristorante Terrazza Prisco e delle pizzerie “Prisco a Palinuro” e “Prisco a Cava”. La serata vedrà la presentazione del libro “Il Metodo Cilento – I cinque segreti dei centenari” (Mondadori editore), del giornalista e gastronomo cilentano doc Luciano Pignataro, con il supporto scientifico di Giancarlo Vecchio, oncologo di fama internazionale e amico di Pignataro (scomparso prima della stampa del libro), del sindaco di Castellabate Marco Rizzo, del presidente del Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano Giuseppe Coccorullo e dell’imprenditore Antonio Prisco. A moderare la giornalista Annacarla Tredici.
 
All’espressione locale “Cuoncio Cuoncio“, piano piano, bisogna fare attenzione a non pensare alla “lentezza” come una calma apatica: si tratta di un modus vivendi più riflessivo, basato sulla capacità di saper godere della bellezza che ci circonda, della compagnia delle persone, della bontà di una tavola fatta di prodotti genuini, freschi, di stagione. L’atmosfera, l’aria pura, il paesaggio, la socialità e il cibo di una terra che con i suoi 180 mila ettari costituisce il Parco Nazionale più grande d’Italia.
Questo e molto altro è raccontato con dovizia e trasporto emotivo nel libro “Il metodo Cilento” e con chi decantare questa “dichiarazione d’amore” per una terra e le sue tradizioni e per i ritmi posati se non con chi crede e scommette, anche sul piano imprenditoriale, sul Cilento stesso? Un territorio in cui, lo sottolinea anche l’autore, non solo la concentrazione di centenari è altissima ma l’identità è ben radicata.
Non solo studi, consigli e racconti, ma anche tantissime ricette autentiche e tradizionali, alcune delle quali saranno interpretate anche dal patron di casa, cilentano doc, Antonio Prisco, che a tavola sposa il “mare e terra” senza dimenticare il grande valore dell’accoglienza.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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