È iniziato il countdown per il Cilento Tastes, evento aperto al pubblico che dà voce agli “artigiani del gusto”: dal 22 al 25 aprile al Next di Capaccio-Paestum, oltre 70 artigiani, con i relativi prodotti tipici, animeranno l’area di degustazione diffusa, aperta dalle ore 18:00 alle ore 22:00, laboratori per i piccoli, varie le masterclass, oltre ad uno spazio interamente dedicato ai vini del Cilento, “La cantina Cilento”, e ancora gruppi emergenti e artisti locali.
L’anteprima è un assaggio di cosa sarà Cilento Tastes, in compagnia degli chef del territorio e dei loro piatti più rappresentativi. Anteprima ospitata dal Savoy Hotel & Spa, oasi dell’ospitalità cilentana, immaginata e progettata da Giuseppe Pagano come un ecosistema dal fascino senza tempo: l’albergo, la ristorazione del Tre Olivi (due stelle Michelin) e la Spa Holos. Con tutto il calore del Cilento, anche il benvenuto è firmato Pagano, con “Gioì” San Salvatore 1988, spumante metodo classico brut rosé, ottenuto da uve aglianico in purezza, per un sorso elegante e di lunga persistenza.
Paestum è il luogo che ha visto fiorire la Magna Graecia, il Parco Archeologico di Paestum, con i suoi templi dorici: tappa obbligata per chi desidera conoscere il territorio, non a caso, è stata una tappa del Grand Tour.
A presentare “Cilento Tastes” e l’incredibile bellezza paesaggistica, gastronomica ed artigiana del Cilento, sarà il giornalista Luciano Pignataro: scrittore, critico enogastronomico, ma soprattutto cilentano doc e conoscitore del territorio, dei suoi aspetti sociali, storici ed antropologici che delineano un vero e proprio “Metodo Cilento”, un’alchimia di gesti, stili di vita e tradizioni gastronomiche che rendono possibile l’esistenza dei famosi uomini e donne centenari del Cilento. Un luogo dove si vive più a lungo che in qualsiasi altro posto del mondo, e che ha ispirato le basi della Dieta Mediterranea teorizzata da Ancel Keys, più di sessant’anni fa. Punto essenziale dello stile di vita cilentano – secondo Pignataro- la capacità di “prendersi del tempo”. Per meravigliarsi davanti allo spettacolo della natura, per scambiare quattro chiacchiere con un amico, riscoprire il valore della “slow life”, per vivere felici, più a lungo.
Presente al dibattito anche Giovanna Voria, in qualità di “Ambasciatrice della dieta mediterranea del mondo”. Punto centrale del suo intervento, sarà il lavoro svolto a favore della biodiversità: si deve a lei, tra l’altro, il recupero del “Cece di Cicerale”. Un viaggio tra passato e presente, attingendo dalla saggezza degli antichi mestieri, dalle tradizioni e dai principi della Dieta Mediterranea, sempre attuale grazie all’impegno di chef talentuosi come Giovanni Solofra del “Tre Olivi”, ristorante fine dining all’interno del Savoy Hotel & Spa. Con la compagna Roberta Merolli – responsabile pasticceria e lievitati – è la coppia gastronomica che più ha fatto parlare di sé nel biennio 2021/22. Da zero a 2 stelle Michelin in un colpo solo. Solofra interviene per raccontare la sua storia e la sua visione della cucina.
Degustazione delle eccellenze cilentane
Nei calici, il Vetere IGP Paestum Rosato, Aglianico in purezza, etichetta simbolo della cantina San Salvatore 1988, un vino che ammalia già dal colore, concedendo sorsi freschi e decisi nel corso della cena “tutta cilentana” e che vede come protagonisti i talentuosi chef del territorio come Giuseppe Sorrentino del Savoy Hotel & Spa, con tre proposte finger-food: Totano con patate e piselli, Carciofo arrostito con spuma di caciocavallo, alici e verdure in carpione. Con lui, Pietro Parisi, chef contadino per sua autodefinizione, oggi alla guida del Pancrazio, la locanda nata nelle antiche scuderie del Palazzo Gentilcore di Castellabate: sua La capra e la bufala in scarpetta cilentana. Ancora assaggi ispirati al Cilento con Insalata mediterranea di Corbella a primavera, firmata dall’Agriturismo Corbella e dalla stessa Giovanna Voria, in un prezioso tributo alla stagionalità.
Altro protagonista, Raffaele Della Rocca che, dopo aver girato importanti cucine internazionali, oggi dirige il ristorante Mont Blank di Eboli. Obiettivo, divulgare il buono e il bello della terra, con la presentazione di piatti simbolo quali Cilindro di carciofo di Paestum, con mozzarella di bufala e alici di menaica, e Ricotta di bufala e fichi del Cilento, proposto come dessert. Invece, Cristian Santomauro “ambasciatore della dieta mediterranea”, presenta l’ammaccata l’antica pizza cilentana, in linea con il progetto di divulgazione di questa antica tradizione, oggetto della memoria storica dei contadini cilentani. Marco Contursi, la voce più autorevole in Campania nel campo dei salumi – è infatti responsabile regionale dell’ONAS, partecipa con una degustazione guidata di lardo di suino razza casertana allevato in regime semi brado nell’areale cilentano. Mentre Paolo De Simone con Storie di Pane, promotore della Dieta Mediterranea grazie ad una selezione di prodotti a Km0, mettendo al centro della proposta il pane e le torte salate del Cilento cotti nel forno a legna, come si faceva una volta. In degustazione, l’Amaro di Paestum, il liquore cilentano a base di Carciofo di Paestum IGP, le marmellate dell’azienda Agricola Minnelea, e i prodotti sott’olio dell’Azienda Agricola Natalì, mentre, “Cilento – I Sapori della Terra” con il liquore di aglianico Cherì, liquore Gentiana e la Ficata crema spalmabile di fico secco. Partecipa all’anteprima, con le sue particolari ceramiche, l’azienda Çeramì di Nicola Craba.