Dom. Nov 24th, 2024

L’ondata di maltempo che si è abbattuta nel Paese, specialmente in Campania nelle zone del Salernitano con manifestazioni estremamente violente, ha già provocato ingenti danni agli allevamenti, agli ortaggi in serra e ai vigneti, con vasti allagamenti.

Preoccupano inoltre gli sbalzi termici di queste ore, che potrebbero compromettere pesantemente i prossimi raccolti di frutta nelle regioni del Sud, dopo che il clima insolitamente mite di novembre e dicembre aveva provocato il risveglio precoce delle piante a riposo in quel periodo.

Particolarmente importante il ruolo delle organizzazioni agricole come Confagricoltura che sta effettuando alcuni rilievi sul territorio per quantificare i danni subiti dalle aziende campane. Particolarmente colpita la zona di Eboli – Capaccio e l’Agro sarnese-nocerino per l’abbattimento di alcune strutture, come le serre, e colture a pieno campo frutticole ed orticole, allagate a causa dell’alluvione e delle forti raffiche di vento che ieri hanno investito le campagne.

Il fiume Sele è ai livelli di guardia e la zootecnia è in affanno a causa dell’eccesso di acqua che non permette uno smaltimento costante e regolare degli effluenti di stalla.

Le imprese di Confagricoltura segnalano danni anche in Costiera Amalfitana, specialmente per smottamenti che hanno interessato diversi limoneti e molte colture vitivinicole. Particolarmente compromesse appaiono le colture a cereali attualmente in atto nel Vallo di Diano.

Nelle campagne di Benevento situazione analoga: in Valle Telesina, in particolare i vigneti doc lungo il fiume Calore – nei comuni di San Lorenzo Maggiore, Guardia, Paupisi, Solopaca e Castelvenere – sono stati investiti dalla piena e sono sott’acqua. Nella zona medio Calore – comuni di Calvi, Apice, San Giorgio del Sannio – il fiume è straripato di oltre 30 metri, provocando notevoli danni alla cerealicoltura. In generale è ancora presto per avere un quadro preciso della situazione, il monitoraggio dei tecnici di Confagricoltura proseguirà nelle prossime ore.

 

Complessa la situazione anche nel capuano per le piene del fiume Volturno, infatti  Il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, nella serata di ieri, allerta con una nota i sindaci dei Comuni della Bassa valle del Volturno – Capua, Grazzanise, Cancello ed Arnone, Castel Volturno – per l’arrivo della “piena eccezionale” del fiume nelle giornate del 18 e 19 gennaio 2023. E prevede quanto poi accaduto: “La piena interesserà il basso corso del fiume nella tarda notte e per tutta la giornata di domani.”

L’evento infatti è ancora in corso, ed è destinato a protrarsi per la giornata di oggi. Il picco di piena a Capua è stato raggiunto alle ore 7 di stamane, quando l’idrometro della Protezione civile ha segnato 8 metri e 23 centimetri sullo zero idrometrico.

Pertanto sono ancora valide le raccomandazioni del Consorzio ai sindaci dei centri vallivi: “I livelli idrometrici impegneranno verosimilmente l’intera sezione del fiume Volturno e pertanto, sarà indispensabile monitorare i ponti affinché una eventuale occlusione della sezione idraulica per effetto del materiale di trasporto possa essere prontamente rimossa”.

La nota, inoltre, a causa delle ingenti precipitazioni sollecita i primi cittadini dei centri rivieraschi dalla bassa valle del Volturno a monitorare gli argini “e le aree retro arginali perché non si presentino fuoriuscite d’acqua dal piede dell’argine”.

“Pertanto – scrive ancora il Consorzio nella nota ai sindaci di ieri sera – si chiede di voler assicurare un monitoraggio continuo dei ponti stradali e ferroviari”.

La nota si conclude con l’avviso che il Consorzio è in costante contatto coi responsabili delle infrastrutture ferroviarie e autostradali   

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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