Dopo gli anni della sospensione per la pandemia in cui avevano potuto esserci solo alcune simbologie di ricordo della festa, ora è il momento del ritorno a Macerata Campania, il “Paese della Pastellessa” , della Festa di Sant’Antuono, uno degli eventi più importanti nel panorama delle feste popolari e religiose della Regione Campania, ma anche un grande spettacolo unico.
Al nastro di partenza- recita il comunicato degli organizzatori- ci saranno ben oltre 1200 bottari, suddivisi su 17 Carri di Sant’Antuono, che a partire da sabato 14 gennaio animeranno il paese al suon di botti, tini e falci, fino all’atteso passaggio di domenica 15 gennaio ( dalla mattina al pomeriggio ) davanti al sagrato della Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo, per poi proseguire martedì 17 gennaio 2023 nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, con il clou previsto alle 12 in Piazza Mercato. Le battuglie di Pastellessa sono anche reduci dall’essere rientrate, insieme al Tocatì, festival dei giochi di strada di Verona, una buona pratica di Salvaguardia Unesco (con l’impegno dell’associazione Santantuono & le battaglie di pastellessa) . La festa è anche un modo per degustare i piatti della tradizione che accompagnavano la festa nei tempi antichi, ovvero la pastellessa, pasta con le castagne lesse che ora si può trovare anche nella versione pizza. Infatti Macerata Campania ospita in Via Trieste 50 la Pizzeria Doro Gourmet di Luca Doro, Pizzaiolo dell’anno Guide l’Espresso e 2 spicchi Gambero Rosso che per l’occasione prepara la Pizzellessa, Pizza con le castagne lesse ( Roccamonfina Igp , provola e il presidio slow food Conciato romano) . E giusto illustrare tutti i 17 carri che prenderanno parte alla kermesse che si sono presentati attraverso le domande presentate dai rispettivi rappresentanti: Raffaele D’Amico per “A Compagnia e Sant’Antuono”; Ismaele D’Amico per “La Piccola Compagnia dei ‘Punto Esclamativo'”; Nicola Castello per “Pastellessa Sound Group”; Francesco Mincione per “Cantica Popolare”; Giulio Di Monaco per “A Storia e Sant’Antuono”; Antonio Visconte per “I Ragazzi del 2000”; Pietro Morrone per “Battuglia Libera”; Luigi Cerrone per “O’ Ritorn e’ Sant’Antuono”; Simmaco Ciarmiello per “Suoni Antichi”; Valerio Palmiero per “U’ Carr e Casavr”; Paolo Pasquariello per “A Passion e Sant’Antuon”; Aldo Serulo per “I Suono e Sant’Antuono”; Andrea Ferraro per “Cantica Popolare Caturanese”; Marcello Raffaele Palladino per “U’ Carr e Vasc o’ Vast”; Martino Vetrella per “La Compagnia del 2011”; Rosario Ventriglia per “I Wagliun ra Vie e For”.
Per saperne di più sul significato dei riti,canzoni e tradizioni legati alla festa, puoi leggere alcuni articoli che abbiamo fatto negli anni seguendo la festa.