Dom. Dic 22nd, 2024

Si tratta di sigle che, per gli amanti del buon vino, sono all’ordine del giorno tuttavia, sebbene entrambe siano sinonimo di qualità, ci sono delle differenze sostanziali di non poco conto.

È, quindi, molto importante conoscerne il significato per poter avere una maggiore consapevolezza quando scegliamo un vino di livello.

Vediamo, quindi, quali sono le principali differenze tra vini doc e vini docg nel dettaglio e scopriremo i segreti che si celano dietro la produzione e la valutazione dei migliori vini, con qualche suggerimento per scoprire quelli più promettenti.

Come un vino diventa DOC

DOC è un acronimo (sigla) e significa Denominazione Di Origine Controllata. Questa connotazione garantisce che il vino è stato prodotto in una determinata zona, la quale offre vitigni di qualità, e il cui iter di produzione ha seguito tutte le procedure indicate per legge, affinché possa fregiarsi di questo titolo.

C’è, infatti, un protocollo ministeriale che non prevede eccezione e a cui i produttori seri devono necessariamente attenersi. Un vino DOC, per diventare tale, deve avere altri requisiti di base: è fondamentale che abbia precedentemente ricevuto la denominazione IGT (Indicazione Geografica Tipica) e l’abbia conservata per almeno cinque anni.

Come un un vino diventa DOCG

La dicitura DOCG è lo step successivo del vino DOC: se viene mantenuta la Denominazione di Origine Controllata per dieci anni, allora può pregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita, DOCG appunto.

Tutti questi passaggi naturalmente non sono automatici, ma tutti gli anni i vini vengono sottoposti a controlli e assaggi: questa procedura viene messa in atto a partire dalla denominazione IGT.

Ogni anno infatti, i produttori vengono seguiti da esperti che valutano per prima cosa la modalità di produzione e in secondo luogo effettuano l’assaggio.

Un vino DOCG è quindi un vino che ha superato con successo gli ostacoli posti da una filiera di qualità, per nulla semplice, e potrete quindi essere certi di aver acquistato un prodotto di qualità.

Come scoprire i futuri DOCG e acquistare un vino promettente

Dal momento che per diventare DOCG bisogna mantenere elevati standard a lungo, è possibile anche individuare quali possano essere i vini IGT e DOC che promettono una fulgida carriera.

Se si è appassionati di vini, è quindi molto consigliato informarsi su siti e riviste specializzate: si possono trovare tanti suggerimenti dei “cacciatori di vini” che, grazie la loro palato sopraffino, sono una garanzia e a loro ci si può certamente affidare, in quanto si tratta di sommelier esperti che amano il vino e non vi deluderanno.

Di conseguenza, è sempre un bene effettuare una piccola ricerca sulla storia del vino che ci si appresta ad acquistare: DOCG è certamente sinonimo di qualità, ma ci sono tanti vini che promettono di diventare star della propria personale collezione.

Inoltre, la ricerca del prossimo vino eccellente è un’avventura entusiasmante che merita di essere intrapresa. Per prima cosa, è bene imparare a leggere l’etichetta: un buon vino deve riportare alcune informazioni fondamentali e, in assenza di queste, sarà già chiaro che non si tratta di un vino di qualità.

Ci dovranno essere: l’annata, la provenienza, il vitigno e il produttore. Con questi pochi dati è possibile risalire a una grande quantità di informazioni che saranno utili per aiutarvi a capire se quello che si sta acquistando è il vino giusto.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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