Sab. Nov 2nd, 2024
Foto AMato-Tirelli

La prossima domenica 27 novembre c’è  una bella occasione per visitare uno degli angoli più a nord della provincia di Caserta, una Terra di Lavoro antica e densa di testimonianze culturali ancora poco note anche ai campani e protagonista di eccelse bontà enogastronomiche con una ricca agricoltura. 

Si tratta della escursione, arricchita dalla compagnia di alcuni dei maggiori studiosi del posto, di Galluccio e di alcuni dei  più caratteristici borghi che la compongono. L’iniziativa è del sodalizio Pianeta Cultura, che piacevolmente diffondiamo invitando a partecipare. 

Nell’ambito del ciclo “Insieme a Passo con la Cultura”, l’Associazione “Pianeta Cultura “, per Domenica 27 novembre 2022, una visita a Galluccio. 

Per l’occasione Alfredo Balasco, Architetto e Studioso dell’Alto Casertano, insieme alla Signora Annalisa Folco, ci accompagneranno alla scoperta, e forse alla ri- scoperta, dei l delle località che costituiscono di Galluccio. 

Programma e modalità di partecipazione:
– ore 9,30: Raduno in Piazza Umberto I, 44 – frazione San Clemente di Galluccio, nello spazio antistante l’ufficio postale;
– ore 10,00: Inizio della visita;
– ore 13,00: La visita si concluderà presso l’Azienda Vitivinicola dei fratelli Telaro. Nella medesima Azienda si terrà un pranzo conviviale – Quota di partecipazione Euro 35 

Per informazioni e prenotazioni: 

contattare , al più presto possibile il Dott. Paolo Mandato: paolomandato@libero.it cell. 3287054534 (tramite WhatsApp). 

Collegiata di S. Stefano protomartire: interno. 

La visita del 27 novembre c.m, interesserà il versante nord occidentale del Parco Regionale del Roccamonfina, ricchissimo di una vegetazione lussureggiante costituita prevalentemente da boschi secolari di castagno e da una ricca fauna di montagna, che comprende esemplari quali: il picchio, il cuculo, la civetta, l’allocco, il gufo comune, il cinghiale, la volpe, il tasso, la faina, la lepre e molteplici specie di piccoli mammiferi. 

Nei castagneti è possibile ammirare le  splendide fioriture primaverili di crochi,  ranuncoli, primule, orchidee, anemoni e  viole. Di grande bellezza sono le  molteplici varietà di orchidee che attirano  ogni anno numerosi studiosi e  appassionati. Nel ricco e folto il 

sottobosco, anche nel periodo autunnale,  crescono numerose specie di funghi, tra cui l’ovolo buono ed il porcino, di grande  pregio commerciale e gastronomico. I terreni, favoriti dalla loro composizione  vulcanica, consentono la coltivazione della vite da cui si vinificano pregiati vini, tra i  più rinomati della Campania. 

A rendere maggiormente attraente la bellezza di questi luoghi, lungo il corso dei fiumi dalle numerose cascate, è la presenza di ruderi d’antichi mulini e frantoi che, dallo scorrere veloce ed inarrestabile dell’acqua, traevano l’energia per azionare le pesanti macine di pietra lavica. Tracce d’archeologia industriale sono visibili, poi, nelle  vicinanze delle sponde del Savone, con i resti delle “ferriere”, piccole fabbriche che  hanno lavorato il ferro sino all’epoca borbonica, testimoniando come l’acqua abbia  da sempre contribuito alla vita delle popolazioni del Parco. Particolare importanza  rivestono i centri abitati, caratterizzati da tessuti edilizi dal ricco patrimonio  architettonico di complessi religiosi, castelli, palazzi nobiliari e siti archeologici.  Paesi in cui la vita scorre ancora serena e in modo semplice, che si riuniscono per  festeggiare nelle strade e nelle piazze in occasione delle numerose sagre o feste  religiose, ove è possibile assaporare cibi e prodotti tipici, come la castagna  “tempestiva”, le numerose specie di funghi e i piatti della tradizione locale, quali il Dolce Castagnaccio. Il tutto sempre accompagnato e suggellato da vini pregiati e da  straordinari oli extravergine. Tra i vini più rinomati dell’area vi è il Galluccio DOC dal  colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granata con l’invecchiamento. Il profumo è gradevole e delicato, con note anche speziate e con sapore asciutto, fresco e armonico. Ottimo con la cacciagione, i formaggi piccanti e quelli semiduri, i salumi e gli abbacchi. Tra le aziende più prestigiose vi sono quelle di: Porto di Mola che vinifica il Camproccio Rosso DOC; La Fattoria Prattico; l’azienda di San Teodoro che produce il Campapietro; l’azienda Telaro che vinifica l’Ara Mundi; l’azienda di Galardi che vinifica il prestigioso Terra di Lavoro. 

Nell’escursione del 27 avremo modo di visitare, in particolare, tre piccoli centri 

abitati di particolare interesse sotto il profilo paesaggistico-ambientale e storico architettonico. In particolare a Sipicciano visiteremo l’interessante abitato con i suoi palazzi settecenteschi (complesso palaziale con archi moreschi, Palazzo Zarone e Palazzo De Petrillo), che testimoniano una nobiltà terriera colta e di notevoli capacità economiche, la Chiesa parrocchiale di S. Maria del Trionfo, che conserva all’interno un polittico del 1600, e il recente Museo del Fungo; a Galluccio si potrà visitare il notevole complesso architettonico della Collegiata di S. Stefano Protomartire di Galluccio, che conserva al suo interno pregevoli opere d’arte. 

La visita si concluderà presso l’azienda vitivinicola dei fratelli Telaro, una delle più  rinomate e prestigiose della Campania, ove potremo godere della guida di Luigi  Telaro che ci farà conoscere la cantina e i vigneti dell’azienda. Nella medesima  azienda si svolgerà il momento conviviale del pranzo, rigorosamente preparato con  cibi e vini locali di produzione dei Telaro. 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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