Dom. Dic 22nd, 2024
coccetella

Ci sono cibi che portano con sè un grande carico di storia. Gli impasti, cambiati così grandemente nel corso dei secoli, hanno comunque avuto sempre un filo che li ha uniti, con la necessità di creare nutrimento ma anche di donare gioia e soddisfazione. Si celebrano in questo weekend 2 sagre che ben fanno conoscere delle pietanze che grondano di storia e vivono nella loro periodicità e “scarsità” la loro dimensione più appassionante, le segnaliamo spiegando di cosa si tratta quando si parla di scauratieddi in Cilento e Coccetella a Sorbo Serpico. Sono ormai molto rare  le sagre vere, che raccontano la vera tipicità, lontane dal business delle  forzature e della bassa qualità  che si vede in troppe parti anche della nostra regione. Ci piace dare evidenze a queste rarità, quindi, in Irpinia e Cilento.

A Novi Velia in provincia di Salerno si svolge nei giorni dal 30 Luglio al 01 Agosto 2022 la 10a Edizione della Festa Ru Scauratieddo ra ‘u salato a ‘u doce.

Cosa è  lo  Scauratieddo Cilentano ? :

La tradizione prevede la preparazione di questo dolce nella notte della vigilia di Natale.

La scelta di questo particolare giorno sembra risalire all’antica usanza greca di celebrare il solstizio d’inverno quando i coloni greci omaggiavano gli dei offrendo loro dei dolci a base di miele molto simili agli scauratieddi per aspetto e composizione.

I dolci, preparati per celebrare l’apertura di un nuovo ciclo temporale, avevano la forma di un’Alfa (α) e di un’Omega (ω), le due lettere che aprono e chiudono l’alfabeto greco. L’este offre la possibilità ai turisti di vivere al meglio questo gustoso dolcino. 

In Irpinia la Sagra della Coccetella è un evento, ormai storico, che si tiene annualmente a Sorbo Serpico in provincia di Avellino da ben 41 anni  per  un vero e proprio viaggio culinario attraverso i sapori della tradizione. La pasta detta “coccetella”, fatta rigorosamente “a mano” dalle massaie sorbesi, rappresenta l’icona dell’evento nonché il piatto che più di tutti delizierà il palato dei visitatori. Sembra un’orecchietta pugliese ma è più grande allungata. Alla sagra  anche  i secondi piatti, come la braciola al sugo accompagnata da peperoni arrostiti e tanto altro.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.