Dom. Dic 22nd, 2024

Sabatino Sirica, l’artigiano del Vero. Nuovo riconoscimento per il decano dei pasticcieri della regione Campania. L’amore e la passione per il proprio lavoro, la voglia di trasmettere ai giovani un mestiere che non conosce declino, lo rendono il testimonial ideale per veicolare nel mondo l’immagine della pasticceria napoletana. Queste le motivazioni che lo hanno reso il candidato ideale a ricevere il riconoscimento “Artigiano del Vero 2022” ideato da La Gazzetta dei Sapori.

L’opera è stata consegnata nelle mani del Cavaliere Sirica nella storica sede di San Giorgio a Cremano, dove dal 1976 confeziona i suoi delicatissimi prodotti. Presenti alla cerimonia di premiazione Vincenzo e Giulio Peretti oltre al premiato e Roberto Esse.

Il riconoscimento “L’artigiano del Vero 2022” è una riproduzione del panorama di Napoli accompagnato dal bollino Vero. Un’opera in ceramica realizzata dall’artista napoletana Gaia Romano formatasi nell’Accademia Belle Arti di Napoli.

“Sabatino Sirica –spiega Vincenzo Peretti ideatore del bollino Vero– rappresenta un esempio da seguire per le giovani generazioni. Ha superato il traguardo degli 80 anni continuando ad essere il vero punto di riferimento non solo della sua attività ma dell’intero comparto dolciario campano. Oltre ad essere un valido insegnante per gli apprendisti del mestiere”.

Una grande passione quella di Sabatino Sirica che porta oggi lo stesso entusiasmo dei primi tempi. Per oltre trent’anni al servizio della Società Sportiva Calcio Napoli: dai bei tempi che furono trascinato dall’allora medico sociale Lino Russo, dirimpettaio della pasticceria, fino ai giorni di De Laurentiis con lo stesso immutato entusiasmo. Indimenticabile la torta “panna e fragoline”, quella amata da Diego Armando Maradona.

“Avevo 8 anni quando entravo da Sabatino Sirica a comprare il biscotto all’amarena da portare a scuola. All’epoca le elementari erano proprio nella strada di fronte alla sua pasticceria” dichiara Roberto Esse direttore de La Gazzetta dei Sapori che aggiunge: “Se dopo più di quarant’anni mi ritrovo negli stessi locali a mangiare il medesimo biscotto allora vuole dire che una volta assaggiati i suoi dolci non si cambia più per tutta la vita. Un po’ come capita con la passione per il Napoli”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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