Mer. Dic 18th, 2024

Cultura e prossimità, impegno, previsioni e aspettative dell’Enoturismo in Campania in un’ intervista a Maria Paola Sorrentino, presidente del Movimento Turismo del Vino in Campania, per un 2022 all’insegna delle visite in Cantina. 

Enoturismo in Campania pronto a ripartire forte nel post pandemia ma  dopo un inverno che comunque non ha fermato tutte le attività, quali novità? 

Con un CDA da poco rinnovato, il Movimento Turismo del Vino, delegazione Campania, si appronta ad affrontare un  nuovo anno e una stagione turistica, tra incertezze e speranze. La pandemia, infatti, ha portato a ridisegnare l’offerta turistica, con un aumento di esperienze en plein air. In ambito enoturistico, le cantine rispondono proponendo i pic nic in vigna, percorsi autonomi, degustazioni in dehor riscaldati. D’altro canto, questa nuova prospettiva ha visto un notevole aumento delle vendite dirette in azienda. Anche in Campania, nonostante gli importanti attrattori turistici, il settore enoturistico ha vissuto un periodo altalenante, negli ultimi due anni, pur “subendo delle evoluzioni cui vale la pena adeguarsi. 

Siamo in una fase di “transizioni digitali” anche in Cantina  da aggiungere a quella ecologiche già in atto? 

Il Movimento Turismo del Vino, da circa trent’anni, sul territorio nazionale, con i suoi circa 1000 associati, si impegna ad accrescere il settore enoturistico, anche attraverso gli eventi più conosciuti, come Cantine Aperte e Calici di Stelle. Il coinvolgimento emozionale nelle esperienze enogastronomiche è il plus ricercato dagli enoturisti, ma a seguito di questa prolungata emergenza sanitaria, sono tanti i passi da compiere verso un miglioramento delle attività di accoglienza in cantina, a cominciare dalla digitalizzazione”.

Su quale enoturista si punta in questa primavera? 

“Il cambiamento delle esperienze proposte è uno dei principali obiettivi delle cantine campane. Ci aspettiamo un incremento di turisti residenti in Campania e persone del posto, contribuendo al trend in crescita del turismo di prossimità”.

Immagino con sinergie decisive…

Si, non a caso, il Movimento Turismo del Vino in Campania ha posto come principale obiettivo, quest’anno, una serie di collaborazioni ed attività con siti storici ed archeologici della regione, per rispondere alla richiesta di tanti turisti, di combinare l’aspetto enogastronomico, con la conoscenza storica del territorio. Le aziende campane si stanno dimostrando all’altezza di queste nuove sfide, ridisegnando tour proposti e nuove esperienze, in base alle restrizioni delle singole regioni, proponendo l’accoglienza all’aperto, sfruttando la naturale bellezza paesaggistica offerta dal nostro territorio e nel periodo primaverile/estivo, spostando le degustazioni nei vigneti”.

Il Movimento Turismo del Vino, in Campania, così come nel territorio regionale, si propone di valorizzare tutte quelle realtà enoturistiche che si dedicano all’accoglienza e all’offerta di percorsi enogastronomici.

Nel ringraziamento anche  un in bocca al lupo alla Presidente Sorrentino ed al suo staff augurandoci che i campani, oltre che i turisti possano affollare sempre di più i nostri splendidi vigneti e le bellissime cantine con tante degustazioni. 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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