Mer. Dic 18th, 2024

L’anno che sta per cominciare per l’astrologia cinese sarà l’anno della tigre (il capodanno corrisponde alla Festa di Primavera, con una data variabile che cade tra la fine di gennaio e quella di febbraio). Dal 1 febbraio e fino al 15 del mese i cinesi saranno impegnati in allegre celebrazioni per la festa tradizionale più importante dell’anno. A Napoli Staj ( due ristoranti in città dedicati alla cultura gastronomica orientale di qualità) ha deciso di festeggiare la ricorrenza con l’introduzione di piatti nuovi e soprattutto di combo lunch più variegate per celebrare la cultura orientale anche a tavola. Dal 31 gennaio (la vigilia di capodanno) e per tutto il mese di febbraio la carta si arricchisce di nuove proposte.

Innanzitutto arrivano nuovi piatti: il capodanno cinese è l’occasione per inserire nella carta di Staj una selezione di donburi – letteralmente ciotola, è in realtà il nome di tutti i piatti unici composti da riso e altri ingredienti. Le versioni di donburi elaborate dallo chef Lucio Paciello sono tre e contemplano una proposta vegana, una di carne e una di pesce. Si tratta di Donburi Curry: Curry giapponese cremoso con verdure (carote cipolla e patate) con riso e zenzero marinato; Donburi Maiale: Carne macinata di maiale speziata riso giapponese, cipollotto e furikake; Donburi Salmone: Riso giapponese, glassa alla soia, misticanza e salmone Teryiaki.

I nuovi piatti entreranno anche nelle combo lunch in abbinamento a ravioli.

Da Staj si compie un viaggio in Asia attraverso ricette e curiosità che lo chef attinge dal panorama gastronomico orientale: accanto ai bao arriva in carta un altro panino: è il Katsu sando, un Sandwich con cotoletta di pollo, cavolo cappuccio, mayo e salsa tonkatsu la cui sezione quasi perfetta è amata dagli influencer di tutto il mondo per la simmetria nelle foto.

 

Staj è un progetto che nasce dall’idea di due giovani napoletani con anima cosmopolita, Lucio Paciello chef e Rosario del Priore, imprenditore. Nasce per promuovere una cucina dall’identità chiara e precisa: il nome evoca la parola Thai, ma è soprattutto un invito a “stare”, “indugiare”, per scoprire e assaporare una cucina altra che è un viaggio verso oriente pur sempre partendo da occidente. Staj è aperto a pranzo e a cena sia nell’indirizzo di Chiaia che nel quartiere Vomero.

 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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