L’anno che sta per cominciare per l’astrologia cinese sarà l’anno della tigre (il capodanno corrisponde alla Festa di Primavera, con una data variabile che cade tra la fine di gennaio e quella di febbraio). Dal 1 febbraio e fino al 15 del mese i cinesi saranno impegnati in allegre celebrazioni per la festa tradizionale più importante dell’anno. A Napoli Staj ( due ristoranti in città dedicati alla cultura gastronomica orientale di qualità) ha deciso di festeggiare la ricorrenza con l’introduzione di piatti nuovi e soprattutto di combo lunch più variegate per celebrare la cultura orientale anche a tavola. Dal 31 gennaio (la vigilia di capodanno) e per tutto il mese di febbraio la carta si arricchisce di nuove proposte.
Innanzitutto arrivano nuovi piatti: il capodanno cinese è l’occasione per inserire nella carta di Staj una selezione di donburi – letteralmente ciotola, è in realtà il nome di tutti i piatti unici composti da riso e altri ingredienti. Le versioni di donburi elaborate dallo chef Lucio Paciello sono tre e contemplano una proposta vegana, una di carne e una di pesce. Si tratta di Donburi Curry: Curry giapponese cremoso con verdure (carote cipolla e patate) con riso e zenzero marinato; Donburi Maiale: Carne macinata di maiale speziata riso giapponese, cipollotto e furikake; Donburi Salmone: Riso giapponese, glassa alla soia, misticanza e salmone Teryiaki.
I nuovi piatti entreranno anche nelle combo lunch in abbinamento a ravioli.
Da Staj si compie un viaggio in Asia attraverso ricette e curiosità che lo chef attinge dal panorama gastronomico orientale: accanto ai bao arriva in carta un altro panino: è il Katsu sando, un Sandwich con cotoletta di pollo, cavolo cappuccio, mayo e salsa tonkatsu la cui sezione quasi perfetta è amata dagli influencer di tutto il mondo per la simmetria nelle foto.
Staj è un progetto che nasce dall’idea di due giovani napoletani con anima cosmopolita, Lucio Paciello chef e Rosario del Priore, imprenditore. Nasce per promuovere una cucina dall’identità chiara e precisa: il nome evoca la parola Thai, ma è soprattutto un invito a “stare”, “indugiare”, per scoprire e assaporare una cucina altra che è un viaggio verso oriente pur sempre partendo da occidente. Staj è aperto a pranzo e a cena sia nell’indirizzo di Chiaia che nel quartiere Vomero.