Dom. Dic 22nd, 2024

Dal 18 al 20 giugno si celebrano le Giornate europee dell’Archeologia, nate su iniziativa del Ministero della Cultura francese e organizzate dall’Inrap – Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva – per far conoscere al grande pubblico i tesori e i retroscena della ricerca archeologica, dal 2019 estese a tutti i paesi europei e promosse dalla Direzione Generale Musei del nostro Ministero della Cultura.

Anche quest’anno la Direzione regionale Musei Campania rinnova la sua partecipazione alle Giornate Europee dell’Archeologia con un programma di eventi e iniziative nei musei archeologici della rete sul tema della ricerca e divulgazione archeologica, per un fine settimana all’insegna della conoscenza del patrimonio archeologico e delle radici storiche alla base della comune cultura europea.

Si inizia venerdì 18 giugno con il Museo archeologico nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele che in occasione delle GEA esporrà per la prima volta al pubblico una statuetta fittile di Ermafrodito, che andrà ad arricchire la vetrina dedicata al deposito votivo di Montedoro. “Strani personaggi in cerca di teche” si inserisce nel programma di valorizzazione delle collezioni museali del museo che, attraverso l’esposizione di reperti inediti custoditi nei depositi, mira ad ampliare gradualmente l’offerta scientifica e divulgativa del museo.

Sempre venerdì 18, al Teatro romano di Benevento, dalle 9.30 alle 11.30 avrà luogo “Dialogo sull’archeologia beneventana”, un incontro di studio e approfondimento sull’archeologia del territorio beneventano, organizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province di Caserta e Benevento. Durante l’incontro il direttore del sito, Ferdinando Creta, insieme ai funzionari archeologi SABAP, Simone Foresta e Andrea Martelli, presenteranno i dati relativi all’attività di tutela e di promozione del territorio, ponendo l’accento sulle linee programmatiche del Ministero della Cultura per una gestione del patrimonio archeologico beneventano consapevole e partecipato.

La giornata proseguirà al Museo archeologico nazionale di Pontecagnano, dove alle 19 sarà inaugurata la mostra “Dalla parte dei bambini. Nuove scoperte per nuovi racconti”. I corredi di due tombe infantili del IV secolo a.C. introducono alla scoperta del mondo dei bambini nell’antichità e del loro ruolo nella società: i vasi miniaturistici e le statuette li proiettano verso identità che non hanno avuto il tempo di ricoprire, il cinturone e lo strigile alludono al ruolo guerriero del maschio adulto che condivide gli ideali della pratica atletica e del simposio, il lebete nuziale e gli oggetti da toeletta tipici della donna sposa e madre per la bambina.

In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, sabato 19 giugno alle 10, la Direzione regionale Musei Campania, nell’ambito del progressivo piano di riaperture dei luoghi della cultura, riaprirà al pubblico il Museo archeologico dell’Agro Atellano, a Succivo, e il Teatro romano di Teanum Sidicinum, a Teano. La data è stata scelta simbolicamente per evidenziare il ruolo inclusivo della cultura e la funzione dei luoghi della cultura come strumenti di coesione sociale. Anche dietro le porte chiuse le attività non si sono mai fermate, garantendo la ordinaria tutela e manutenzione, e con questo nuovo inizio riprenderanno appuntamenti ed eventi che coinvolgeranno visitatori e turisti per favorire la conoscenza e la valorizzazione delle collezioni e dei monumenti del nostro territorio.

Il weekend dedicato all’archeologia si chiude con “Rango e rito”, un’iniziativa digitale del Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno che, domenica 20 alle 16, presenterà online alcuni preziosi e raffinati oggetti del corredo funerario di un uomo di rango elevato dell’VIII secolo a.C. L’esperienza digitale consentirà ai visitatori online di conoscere e approfondire i rapporti che le élites locali intrattenevano con i coloni greci e scoprire riti e rituali che appartenevano alle più alte civiltà del Mediterraneo antico, fatti propri dall’aristocrazia locale.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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