Lun. Nov 18th, 2024

Il confronto fra il Vero e il Falso per aiutare il consumatore a non incorrere in errori ed al tempo stesso tutelare il lavoro delle imprese attente alla qualità vive negli ultimi tempi una fase importante. Dopo il bollino Vero-Filera Sostenibile applicato alle eccellenze dell’agroalimentare ecco che dalla città di Napoli nasce un altro progetto che vuole puntare la sua attenzione proprio sul fenomeno della contraffazione: il Museo del Vero e del Falso.

Due le sedi del Museo: la Borsa Merci della Camera di Commercio di Napoli, al corso Meridionale, e la Stazione per l’Industria delle pelli a Pozzuoli.

Il progetto prevede la realizzazione di un’esposizione permanente di prodotti e materiali originali e contraffatti messi a confronto, l’impiego di strumentazioni e allestimenti di postazioni interattive con game didattici o filmati esplicativi. 

“Una importante iniziativa –plaude il professore Vincenzo Peretti, ideatore del bollino Vero Filiera Sostenibile- che non può che essere accolta con entusiasmo da quanti da sempre hanno a cuore le sorti di chi produce e del consumatore finale. Mettere a confronto il Vero con il Falso vuole dire dare la possibilità di accorgersi in tempo di prodotti creati per ingannare. Così come quanti scelgono quelli con il nostro bollino Vero Filiera Sostenibile hanno la certezza di non cadere nei trappole della contraffazione”.

Gli ideatori fanno sapere che il progetto prevede il coinvolgimento delle forze dell’ordine e delle istituzioni impegnate nel contrasto al fenomeno della contraffazione quali magistratura, Guardia di Finanza, Dogane. 

«Chi lavora in settori delicati come quelli dell’eccellenza agroalimentare conosce bene quanto incide sui bilanci delle aziende il mondo della contraffazione. Questa inziativa è animata dallo stesso spirito che ci ha portato ad ideare il nostro bollino “Vero-Filiera Sostenibile” proprio per difendere aziende e consumatori dalla contraffazione alimentare” spiega l’ad di Alimentale Forchetta & Cervello Giuseppe Di Bernardo, fra gli ideatori del progetto.

Il percorso del Museo prevede l’utilizzo di postazioni tecnico-scientifiche che consentono di creare laboratori didattici per il visitatore e stimolarlo a  evidenziare le differenze qualitative e di sicurezza fra i prodotti veri e quelli contraffatti che saranno messi a disposizione dalla magistratura, dalla Guardia di Finanza e dalle Dogane.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.