Con l’assessore campano Caputo la rivolta delle regioni meridionali
“La Campania e le regioni del Mezzogiorno respingono la proposta delle regioni del Nord. L’Agricoltura del Sud non può pagare un prezzo così alto nel riparto delle risorse FEASR. – Lo ha dichiarato Nicola Caputo Assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania a margine della discussione tenuta in seno alla Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni sui criteri da adottare per ripartire le risorse del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) – La ripartizione delle risorse FEASR rese disponibili dal regolamento transitorio per le annualità 2021 e 2022 devono essere allocate alle regioni e province autonome secondo i medesimi criteri utilizzati nell’attuale periodo di programmazione – spiega ancora Nicola Caputo – Il criterio di riparto presentato dal blocco delle 15 Regioni del Nord è fortemente sperequativo perché non solo avvantaggia fortemente queste regioni ma, soprattutto, perché non è coerente con gli obiettivi della politica dello sviluppo rurale. Con i colleghi delle Regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia ed Umbria – spiega ancora Nicola Caputo – abbiamo infatti ritenuto opportuno riaffermare il criterio storico per la ripartizione dei Fondi FEASR per il prossimo biennio, perché coerente con le decisioni assunte nel passato, con la ripartizione effettuata dall’Europa tra gli Stati membri e con il sistema dei conti pubblici territoriali. Per queste ragioni non appare possibile che lo si rimpiazzi con pochi e semplici criteri di ripartizione esclusivamente collegati al parametro della competitività. Se si vuole discutere dei nuovi criteri – conclude Nicola Caputo – noi non ci sottrarremo, ma questa discussione andrà fatta a partire dal 2023 e comunque nel più generale contesto di tutta la Politica Agricola Comune, primo pilastro e tasso di cofinanziamento nazionale.
Ora le proposte di riparto saranno al vaglio della Conferenza dei Presidenti di Regione.