Continuano le nostre interviste ai protagonisti del mondo del food&wine e dell’agroalimentare della Campania,con un occhio particolare di come le associazioni del mondo vino affrontano questo periodo e progettano il 2021. Oggi proponiamo un ‘intervista a Carlo Iacone, decano dei sommelier Fisar della Campania, assaggiatore Onaf, Assaggiatore d’olio extravergine d’oliva iscritto albo regione Campania, ma soprattutto Consigliere Nazionale Fisar dal 2012 ed ininterrottamente fino ad oggi, unico rappresentante del Sud. Dal 2018 è anche componente della Giunta Esecutiva nazionale Fisar con delega allo sviluppo sul territorio nazionale. Nell’ultima domanda ci affida 10 suggerimenti per un BrindoCampano di fine anno.
La Pandemia ha ucciso la convivialità e quindi anche il mondo della sommelerie ne ha risentito molto, cosa state facendo come Fisar per mantenere i rapporti con gli associati e i discenti dei corsi che aumentano anche al Sud?
Sicuramente la situazione Covid incide negativamente sul settore enogastronomico. Tutte le attività commerciali sono chiuse il che incide ovviamente anche sulle forza lavoro creando disoccupazione. Anche la Fisar risente della disastrosa situazione. Tuttavia per mantenere i rapporti con i nostri Soci e con corsisti che chiedono di professionalizzarsi con i ns di sommelerie, abbiamo attivato sul territorio nazionale format che attraverso le varie piattaforme da remoto si occupano di vino e gastronomia con i nostri qualificati docenti interagendo con i partecipanti. Inoltre abbiamo attivato corsi on-line che sono particolarmente seguiti che fruiscono di sistemi brevettati che consentono anche la degustazione con i partecipanti corsisti inviando alle loro location i vini.
Era previsto un grande appuntamento nazionale della Fisar a Paestum in autunno, annullato per le restrizioni anticovid, segno di sempre maggiore attenzione alla Campania del vino, quali le ragioni di questo successo?
Uno dei capisaldi del programma di attività del governo Fisar 2018-2022 è l’attenzione al Sud. Infatti si sono costituite nel mezzogiorno diverse delegazioni in Puglia, Calabria e Sicilia. La Campania con i suoi vini conosciuti sul territorio nazionale ed internazionale rappresenta un punto di forza della Fisar. Le aziende puntano sempre di più alla qualità ed a un giusto rapporto qualità prezzo. Quanto ritengo sia una una giusta strada che porta ad interessare i consumatori sempre più competenti grazie anche alle Associazioni come la nostra che educano al buon bere , anzi specifico degustare in qualità. Abbiamo programmato che a Covid debellato, sicuramente la Campania ospiterà iniziative Fisar a carattere nazionale a Paestum, Caserta ,in Irpinia. nel Beneventano e Napoli.
In questo periodo hanno sofferto soprattutto le piccole aziende vitivinicole familiari non legate alla gdo, la ripartenza Fisar ripartirà da loro?
Ebbene Si. La Fisar è stata ed è sempre attenta alla piccole aziende vitivinicole familiari ed anche alla piccola media ristorazione. Infatti già è a buon punto uno studio che attraverso un app promozionerà le varie attività favorendo anche la forza lavoro. che ad esse si riferisce. Anche nei nostri corsi di sommelerie e nelle varie attività ad essi collegati incentiviamo con forza la conoscenza delle piccole medie aziende, ovviamente non tralasciando le storiche.
Quali i Consigli di Carlo Iacone per un brindisi ad un migliore 2021 in 5 etichette campane?
Una domanda che punta il mio punto debole, ovvero di forza per le mie radici meridionali e campane. Io brindo da una vita Campano con convinzione di appartenenza, e mi si consenta anche di qualità, le bollicine gli spumanti Campani sono sempre più competitivi, e come esponevo prima con un giusto rapporto qualità/prezzo, qualitativamente eccellenti, con ottimi abbinamenti a tutto tondo dagli aperitivi,ai frutti di mare, alle fritture ed agli augurali panettoni sempre anche essi di eccellente manifattura pasticciera campana.
C’è l’imbarazzo della scelta e raddoppio con 1O ed oltre suggerimenti, comunque qualsiasi etichetta si scelga sarà sempre una scelta ottima, con una massima ” Il Vino deve piacere a chi lo beve ” .. per brindare ad un 2021 diverso che ci porti finalmente ad intravedere una ripresa che auspico sia positiva.
Le etichette proposte , in ordine sparso e sicuramente diverse ed intriganti :
1)Corte Normanna (BN) Falanghina del Sannio Spumante Brut 2017 anche la falanghina, una delle uve più diffusa nel Sannio può essere utilizzata per un’ottima spumantizzazione.
2)Tenuta Fontana (BN) Spumante Brut Olmo di uve asprinio, uva autoctona, metodo charmat, perlage fine, eccellente acidità.
3)Ciro Picariello ( AV ) Spumante Brut Contadino, di uve fiano, metodo classico, perlage finissimo, ottima mineralità.
4) Tenuta Cavalier Pepe ( AV ) con Oro Spumante brut , metodo charmat, uve autoctone fiano e greco, note agrumate e floreali, perlage fine e persistente.
Oro Spumante Rosè Brut, metodo charmat, uve autoctone a bacca rossa , profumo di fiori di campo e fragola, morbido equilibrato, perlage fine e persistente.
5)San Salvatore ( SA )Gioi Vino Spumante Brut Rosè, millesimato ,2017, metodo classico, uve aglianico,elegante, fresco, fine effervescenza, profumo di lampone e ciliegia .
6) Casa Setaro (NA) Pietrafumante Spumante di CaprettOne, Brut 2016, di uva autoctona, Brut 2016 .di uve caprettone, sapido e fresco, agrumi, minerale e fine.
7) I Borboni Vino (CE) Spumante Asprinio, metodo Martinotti, uve asprinio autoctone, profumi di agrumi e floreale, perlage finissimo, ottima acidità.
8) Villa Matilde (CE) con Matà rosè brut , vino spumante , metodo classico, aglianico, fine perlage,fresco.elegante ed avvolgente.
Matà Falanghina Brut, metodo classico, profumi delicati di frutta matura, perlage fine e persistente,sapido, buona acidità.
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