Dom. Dic 22nd, 2024

Quando la campagna vaccinale partirà sarà bello se il mondo che vive della convivialità delle persone, dall’enogastronomia agli eventi, darà vita ad una miriade di piccole e grandi iniziative per sensibilizzare sulla necessità della vaccinazione presso i propri pubblici. Solo il Vaccino ci permetterà di riprendere la convivialità, l’assembramento a tavola, la gioia di un brindisi, l’emozione di un abbraccio e delle strette di mano. Solo il Vaccino permetterà, già dai primi albori dell’estate di rivivere una normalità almeno nei luoghi non grandissimi, di certo si potrà tornare al ristorante ed in pizzeria senza tema, di certo ci si potrà sposare nelle wedding locations, di certo si potrà gustare una rappresentazione teatrale, un cinema, con tranquillità, seppur per qualche mese ancora con accortezza. Facciamo vivere la primula, logo della campagna vaccinale ( il made in Italy è anche design ricordiamocelo!) in ogni pubblico esercizio, non come campagna di stato ma di popolo e di un popolo che lavora e vuol tornare a lavorare. Se la campagna vaccinale dovesse andar bene, forse già per la tarda estate autunno potremmo tornare a frequentare sagre ed eventi pubblici, ritornare a viaggiare e andar per musei magari con l’ausilio delle Guide turistiche, organizzare degustazioni e può rimettersi in moto ogni motore legato alle fiere, quando tutto sarà finito ritroveremo anche gli stadi pieni, per una partita o per un mega concerto. Ma tutto si farà col vaccino. In questi mesi, a ristoratori, organizzatori di eventi, operatori della cultura etc, aggiungo anche indegnamente il mondo della comunicazione che è parte di questi settori, non sono stati privati dei propri business dalle restrizioni, da un governo nazionale o regioni che si sono “divertite” a chiudere attività… ma sono stati annichiliti solo ed unicamente dalla PANDEMIA, dal Covid, e le restrizioni per combatterlo, compreso le drammatiche chiusure, hanno contribuito e stanno contribuendo a salvare anche le vite di chi in quelle attività ci lavora, da imprenditore o dipendente.  I governi hanno cercato di fare ciò che si poteva per i ristori, non andate appresso a fake news o iperboli: tipo chi dice che in Germania i soldi ai ristoratori sono  molto di più..lo sono perché più ricco è lo Stato tedesco e più ricche sono le dichiarazioni dei redditi dei ristoratori.

Resistere ancora per poco, in un Natale da dimenticare che, consoliamoci, potrà essere UNICO, eppure poteva esser salvato se si fosse seguito il Presidente De Luca che invocò il lockdown   a Ottobre proprio per poter vivere un Natale più sereno.  Vorrei che tanti operatori della comunicazione che in quei giorni aizzarono, spinsero alla rivolta alcune categorie per ribellarsi alla chiusura pensata dal Presidente della Campania, facessero ammenda…o magari, cari ristoratori, chef, pizzaioli, wedding planner, imprenditori in genere, chiedete loro di riparare con una grande campagna di informazione e divulgazione provaccino, proveranno così a lasciare un segno di aiuto vero e non di piacioneria di pancia, magari accompagnati da alcuni politici cui piace eccitare gli animi come quelli dell’apertura delle discoteche e di tutto durante la folle estate italiana. E’ il momento più nero della storia per l’enogastronomia mondiale…si mondiale, poiché ciò che viviamo, restrizioni, difficoltà nei ristori, etc è una costante in tutto il mondo, anche in quella parte molto piccola che non ha creduto a lockdown tipo Svezia e alcuni stati americani; il crollo dei fatturati si è avuto anche stando aperti, non si può far vivere un Pubblico esercizio, a New York, Stoccolma  o Napoli se una parte rilevante del pubblico ha timore o ha morti e malati in casa per questo contagio. Usciamone insieme, l’Italia rinasce con un fiore e con la scienza ed il vaccino. Anche il business e la convivialità.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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