Abbiamo degustato Foxtail, il primo passito di Claudio Quarta Vignaiolo, la grande casa vinicola pugliese con cantina anche in Irpinia a Tufo, quella cantina SanPaolo sempre più patria di grandi Greco, ma da qualche mese anche luogo di nascita appunto del vino dolce di casa. Perchè Foxtail? Perchè è la traduzione inglese di Coda di Volpe, dalle cui uve, nel Sannio, è tratto. Nel naming territorio e proiezione internazionale anche per posizionarlo nei mercati in cui i vini di Quarta già sono affermati. La Campania non è una grande terra di Passiti, non sempre i produttori ci hanno puntato, eppure ne possono uscire ottime etichette, capaci di portare la Campania in bottiglia anche alla fine del pasto, con i dessert o con le portate di formaggi.
I grappoli più spargoli del coda di volpe sono stati raccolti nel 2018 e posti in cassettine predisposte per la fase di appassimento, avvenuto nel fruttaio della Cantina a 24°C. Le uve appassite sono state diraspate e vinificate con una classica vinificazione in bianco, in acciaio a temperatura controllata e una fermentazione solo alcolica. Il giallo oro caratteristico, ma non ipercarico, c’è tutto, come i sentori dolci domati da una vivace acidità. Il finale dona una persistenza importante, assaporata appieno con una temperatura di servizio che volutamente abbiamo tenuto a più di 10 °, in cui il sentore di miele emerge prepotentemente e apre la bocca all’ingresso del dolce in abbinamento scelto e consigliato da Alessandra Quarta, ovvero lo squisito Pantorrone Garofalo, eccellenza irpina di Dentecane, un torrone alle mandorle, farcito al pan di Spagna, inzuppato al liquore Benevento ricoperto al cioccolato. In definitiva il Foxtail è soprattutto un passito da dessert, compagno ideale della fine delle tavolate natalizie, ma a nostro avviso ma può essere molto efficace anche con formaggi a media stagionatura, soprattutto erborinati, lo abbiamo provato anche con blu di bufala, con buona soddisfazione. Per acquisti https://shop.claudioquarta.it/products/foxtail-passito