Lun. Nov 4th, 2024

Come in ogni parte del mondo anche in Campania montano le proteste contro la stretta alle disposizioni anticovid, come a Marsiglia, protestano i cuochi e le wedding location campani con il presidente fic Vitiello e con Sgueglia di Assocastelli:

Non siamo gli untori! Fin qui mai un positivo dovuto ad una cerimonia. Siamo un settore colpito ripetutamente senza avere colpe. Per bloccare la movida si colpiscono le cerimonie mettendo nuovamente in ginocchio un segmento della ristorazione che a fatica provava a ripartire. Siamo all’assurdo”.

Così i cuochi campani dopo l’arrivo della nuova ordinanza anticovid del governatore De Luca. Duro l’intervento del presidente, Luigi Vitiello dell’Unione regionale dei cuochi della Campania che subito dopo la diffusione delle prime notizie sul contenuto del provvedimento, si legge in una nota, ” è stato letteralmente subissato dalle telefonate di protesta ed indignazione giunte da tutti gli iscritti della regione”.

“Basta con questi provvedimenti calati dall’alto nel giro di poche ore. Lo sa De Luca che per domani erano previste centinaia di cerimonie come matrimoni, comunioni, compleanni e via di questo passo e che grazie alla sua improvvisa ordinanza le strutture dovranno gettare merce per migliaia e migliaia di euro? Lo sa De Luca che saranno licenziati, o se va bene, messei in cassa integrazione centinaia di persone? Chi paga? La Regione?

Sarebbe il caso visto che per fermare chi scorazza sul lungomare o nei vicoletti si colpisce indiscriminatamente l’intero settore”, prosegue la nota. “L’ordinanza n.75 firmata dal presidente Vincenzo De Luca va ritirata.

Il settore cerimonie e ristorazione non c’entra nulla con la movida. Con questo provvedimento che impone – conclude – lo stop alle cerimonie con oltre 20 ospiti rischiano di fallire centinaia di aziende ristorative, questa la realtà. Come cuochi campani siamo pronti a contrastare l’ordinanza in ogni modo”.

In realtà in serata il Presidente della Regione ha fatto salve, con un chiarimento, le cerimonie già programmate fino al 4 ottobre. Tutto ciò non basta ad Assocastelli che, con Stefano Sgueglia:

“La Campania è la regione in Italia dove si realizzano i maggiori fatturati nazionali del settore wedding”.

“Cosa raccontiamo alle migliaia di persone, con varie professionalità, che lavorano nel nostro settore? E alle centinaia di proprietari che devono sostenere il peso di immobili che richiedono continua manutenzione?

Non ci stiamo ad essere il comparto che più di tutti deve pagare per le negligenze di qualcuno” Queste le critiche e le osservazioni del console.

“I proprietari riuniti in Assocastelli e gli operatori del distretto hanno sempre dimostrato la massima attenzione e scrupolosità.

Controlliamo i nostri ospiti e il nostro personale, adottiamo tutte le precauzioni, abbiamo abolito il buffet, usiamo materiale monouso e sterilizziamo tutto il resto.

E conclude “Chiediamo al Governatore De Luca di convocare subito un tavolo di confronto per comprendere bene come gestire il problema. Saremo rispettosi delle disposizioni ma dobbiamo portare il nostro contributo per individuare soluzioni”.

Noi pensiamo che il momento sia decisivo per l’economia e la salute dei campani, queste dure restrizioni sono necessarie per evitare il lockdown ricordando che abbiamo un tasso di contagi mai visto in regione e rischiamo scenari francesi o spagnoli, ovvio sarebbe auspicabile che, accanto alle restrizioni, ci fosse un ulteriore piano di sostegno soprattutto per i tanti lavoratori del settore che perdono settimane e mesi di reddito.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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