Ven. Dic 27th, 2024

Le Giunte dei Comuni di Capri ed Anacapri approvano, con due specifiche delibere, il progetto “Isola di Capri e Immuni”, che rappresenterà un nuovo strumento di difesa dall’emergenza Covid19. Nato da una sollecitazione lanciata dalla delegazione isolana dell’Unione Nazionale Consumatori, e in seguito promosso dalle Amministrazioni di Anacapri e Capri sotto la supervisione del prof. Stefano Denicolai, Professore di “Innovation Management” presso il Dipartimento di “Business and Management” dell’Università di Pavia, nonché membro della Covid19 Task Force del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, il progetto si pone l’obiettivo di incentivare la conoscenza e la diffusione dell’app “Immuni” sul territorio isolano, aumentando così proporzionalmente l’efficacia e la portata delle azioni di mappatura e contenimento di eventuali futuri contagi. Il progetto sarà portato avanti tramite una “chiamata pubblica” finalizzata ad interpellare degli “hub” isolani spontaneamente interessati a partecipare alla promozione e alla diffusione dell’app “Immuni” tra i propri membri. Per “hub” si intendono infatti contesti limitati e relativamente piccoli, quali scuole, esercizi commerciali, circoli culturali, hotel e ristoranti, all’interno dei quali favorire l’adozione dell’app è relativamente più semplice ed immediato. Gli “hub” che decideranno di rispondere e di partecipare al progetto saranno aiutati nel comunicare e spiegare esattamente cosa è “Immuni”, quale è il suo funzionamento e quale è la sua reale utilità, chiarendone nel contempo alcuni aspetti spesso fraintesi dagli utenti, in modo tale da sensibilizzarne e promuoverne l’adozione in maniera consapevole e libera da informazioni false e fuorvianti. L’app “Immuni” è infatti uno strumento di prevenzione assolutamente sicuro, che rispetta in tutto e per tutto le normative italiane ed europee sulla tutela della privacy e che non obbliga nessuno a segnalare alcunché sul proprio conto. Successivamente, si potrà provare – con questionari anonimi – a mappare i livelli di diffusione dell’app sull’isola, così da dare accortezza a tutti circa gli effettivi livelli di protezione. Credendo fortemente nel principio del “contact tracing” protetto, le Amministrazioni di Capri ed Anacapri promuovono questo progetto di concerto con il Ministero della salute, il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e l’Unione Nazionale Consumatori Isola di Capri, nella convinzione che la diffusione di “Immuni” sul territorio isolano garantirà un considerevole standard di sicurezza finalizzato a tutelare ancor meglio la salute pubblica di cittadini ed ospiti. Nello scaricare ed utilizzare “Immuni”, il messaggio di fondo è infatti il seguente: con un gesto semplicissimo e che non costa nulla possiamo forse salvare delle vite e ridurre il rischio di cadere in un nuovo lockdown. Esiste una ragione per non compierlo, questo gesto? E ci chiediamo noi, ma perchè in Sardegna e nelle altre realtà turistiche più frequentate non si sono comportati come Capri?

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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