Il Torronificio Dolciterre di Grottaminarda fa il suo ingresso nell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Dopo un’attenta valutazione, durata oltre tre mesi, il comitato tecnico scientifico, guidato dalla prof.Ssa Roberta Garibaldi, ha accolto la richiesta della piccola eccellenza irpina. Per Dolciterre si tratta di un importante riconoscimento in linea con la filosofia del suo cofondatore, Antonio De Luca, da sempre attento allo sviluppo economico e turistico provinciale, attraverso iniziative di promozione e valorizzazione del territorio. “Siamo orgogliosi di essere l’unico torronificio nel Mezzogiorno d’Italia a far parte di un un’Associazione così prestigiosa. In un momento così delicato per l’economia – esordisce De Luca – segnato anche da nuove regole di sicurezza, è vitale per l’economia dell’Irpinia investire in un segmento turistico fortemente in espansione come quello enogastronomico che consente di applicare il rispetto delle norme anticontagio, considerati gli ampi spazi delle aziende agricole e vitivinicole”. De Luca sostiene con forza il potenziale del patrimonio locale, un elemento di grande attrazione per il turista che tuttavia necessita di un progetto serio e sinergico in cui devono convergere i diversi partner del comparto uniti da competenze e professionalità. Il dato riscontrato negli anni dall’imprenditore è, infatti, la mancanza di un piano vincente per sviluppare modelli di gestione efficaci, creando esperienze enogastronomiche attrattive per larghe fasce di turisti. “Come azienda miriamo alla crescita dell’Irpinia e cerchiamo di contribuirne non solo con la produzione di prodotti di qualità, ma anche con progetti di tipo esperienziale a stretto contatto con il territorio e i produttori. A tal proposito ritengo che l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico possa rappresentare per noi una valida opportunità per maturare nuove idee e confrontarci con dei professionisti del settore in modo da creare con competenza dei progetti seri per il rilancio del settore”. Roberta Garibaldi, fondatrice della neonata Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, è un punto di riferimento accademico per questo segmento specifico del turismo. Attraverso l’associazione sta diffondendo la conoscenza del turismo enogastronomico e sensibilizzando gli operatori nell’ambito food and wine ad ampliare la conoscenza della cultura agricola, culinaria, digitale, economica e antropologica. Cio’ che emerge dai suoi studi è che nonostante il turismo enogastronomico sia in forte espansione (il 92% dei turisti ha preso parte ad attività legate al food e al beverage negli ultimi due anni) sono poche le destinazioni capaci di offrire un’esperienza veramente intrigante agli occhi del potenziale turista. L’Italia da questo punto di vista ha moltissime carte da giocarsi, ma sono poche le regioni che hanno colto la sfida con esiti positivi. “In Irpinia la strada da percorrere verso un modello che sposi in pieno le esigenze del turista contemporaneo è ancora lunga – afferma Antonio De Luca – Per creare un un’offerta competitiva abbiamo bisogno non solo di prodotti eccellenti, ma di operatori e professionalità nei servizi offerti. Noi vogliamo farci portavoce di un cambio di rotta verso il passato e abbiamo pensato che l’Associazione fosse il luogo giusto per intraprendere la via maestra. Il progetto di una valorizzazione legata alle esperienze turistiche enogastronomiche per noi era un sogno, e crediamo che oggi sia ampiamente realizzabile. Grazie al grande lavoro già svolto dalle cantine e dalle aziende di vino, il nostro territorio è pronto per accogliere ospiti, turisti e viaggiatori. Il nostro obiettivo è diventare punto di riferimento nella creazione di un percorso esperienziale fatto direttamente dai produttori. Ormai torronifici, pastifici, produttori di olio, caseifici, forni e ovviamente le cantine Irpine, hanno degli spazi bellissimi dedicati all’accoglienza. Noi cercheremo di incentivare, insieme a tanti amici e colleghi produttori, la creazione di piccole esperienze enogastronomiche rivendibili sul mercato. Questo lavoro però va fatto con cognizione di causa, all’interno e con il supporto di un elemento associativo forte. Per questo l’ Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e tutto il lavoro svolto anche in termini di divulgazione dalla Prof.ssa Garibaldi ci è sembrato il luogo ideale in cui far proliferare questa attività. Seguiremo i consigli, le esperienze fatte ed i principi fondativi dell’Associazione, facendoci promotori della stessa sul nostro territorio”.