Serata di lungo confronto tra Governo e regioni per le regole da seguire in comparti decisivi per il paese, ristorazione, balneazione, ricettività turistica. La nostra sensazione è che nel deliberato governativo si siano imposte le regioni, con in testa l’Emilia Romagna. Al Governo la scelta insindacabile di chiudere in caso di aumento contagi nelle realtà locali. Insomma Rottamate le linee guida Inail. Ecco l’abstract delle regole dal documento governativo :
Ristoranti
Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self- service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione). ▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. ▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. ▪ È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno. ▪ Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere. ▪ Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. ▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. ▪ I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. ▪ La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. ▪ La consumazione a buffet non è consentita. ▪ Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo. ▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria. ▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo. ▪ I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo. ▪ Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabi le dopo l’uso, oppure cartacei a perdere. *La Regione Campania ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo ( quindi vedremo nelle prossime ore come andrà calcolata).
Spiaggia
Un metro distanza tra le persone sulle spiagge, anche quelle libere. Stop ai giochi di gruppo in spiaggia, per evitare assembramenti e contagi, ok a racchettoni, surf, nuoto e windsurf. Mentre per “gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti”. Inoltre, sdraio e lettini da disinfettare a ogni cambio persona. E’ quanto prevede il testo unitario messo a punto dalle Regioni e sottoposto al governo per il nuovo step della fase 2 al via da lunedì 18 maggio.
“È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto”, si legge nelle prescrizioni che proseguono: “Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg”; “potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C”; “la postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione”.
Hotel Agriturismo
Nelle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo si dovrà “predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità” e “potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C”. Lo prevedono le linee guida per la ripartenza messe a punto dalle Regioni.
“Garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.)”, si legge ancora nel documento.