Dom. Dic 22nd, 2024

Non piace a molti ristoratori e pizzaioli, soprattutto napoletani, il protocollo messo a punto da Brotherinfood, il network di idee per la ripartenza messo su da Gennaro Esposito e base per discussione in Regione Campania e nella Task Force Nazionale per costruire la ripresa delle attività complete di ristorazione. A contestare la posizione di Fipe Confcommercio, con la proposta di un protocollo alternativo e molto meno stringente, dimezzando la distanza tra i tavoli ad esempio 2 mt per il documento Esposito, 1 metro per Fipe.

Le Differenze:

Le associazioni battono soprattutto su accessi differenziati, dove possibile, per i clienti in entrata e quelli in uscita, pagamenti preferibilmente digitali direttamente al tavolo, monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute dei dipendenti, pulizia e sanificazione dei locali, gel igienizzante a disposizione di tutti. Assolutamente no a autocertificazione dei clienti. Vedremo se Gennaro Esposito ha ecceduto in zelo o ha avuto solo una interpretazione “realista” dello stato dei fatti, o se prevarranno le associazioni che rappresentano un fronte molto ampio. Ovvio le regole non potranno essere una cosa solo campana ma valide in gran parte del territorio nazionale. Sarà a nostro avviso difficilissimo far quadrare i conti in locali molto piccoli di un centro storico come Napoli, o con chi non ha spazi esterni. La chiusura volontaria di alcuni, in attesa della ripresa dei flussi turistici per i quali hanno in realtà aperto o si sono sviluppati, sostenuta economicamente dallo stato per un po’ di mesi sarebbe la soluzione migliore.

Le Polemiche

Polemiche che, avvicinandosi ad ore la stesura definitiva che sarà poi raccolta in un’ordinanza, hanno il corredo di esternazioni sui social, come quella di Antonio La Notte, patron di Antonio&Antonio, che scrive:
“Giovedì ho partecipato con la mia squadra all’incontro con il Presidente De Luca, insieme a tanti altri imprenditori e dove, erano presenti anche altre associazioni.
Per discutere del protocollo per i pubblici esercizi anti covid 19.
Ne è scaturito un dibattito costruttivo dove si sono potuti sentire i punti di vista di tutti i partecipanti.
Alla fine è uscito fuori una voce unanime di DISSENSO assoluto e la contrarietà di tutti verso il protocollo consegnato dal Sig. Gennaro Esposito.
La somministrazione ha mille sfaccettature, nel mio intervento ho sottolineato l’aspetto più importante : preoccuparsi di tutti incominciandow dalle piccole realtà, e ho sottolineato che doveva trattarsi di un incontro propedeutico alla stesura del protocollo definitivo dopo aver ascoltato tutti ed aver raccolto le proposte di tutti, a tal proposito molto risentito ho detto che altrimenti eravamo andati lì solo per perdere tempo.
La delusione che qualcuno della nostra categoria abbia potuto scrivere qualcosa che era applicabile solo per pochi è stata devastante.
Mi sono subito sentito con i miei colleghi per un confronto e con i presidenti di Fipe Massimo Di Porzio e Confesercenti Vincenzo Schiavo con i quali abbiamo deciso di unire le forze in difesa di tutta la categoria chiedendo in modo energico un tavolo di confronto al più presto con il Presidente De Luca, cosa che dovrebbe avvenire la settimana prossima.
Abbiamo altresì convenuto che se dovesse passare la linea del Sig. Gennaro Esposito non si creerebbero le condizioni per poter riaprire le attività già messe in ginocchio dopo quasi 3 mesi di chiusura.
AICAST FIPE e CONFESERCENTI faranno la loro parte difendendo le migliaia di imprese del settore della somministrazione che rappresentano.

Carlo Scatozza

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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